"Non so quando tornerà ad
Avetrana. Io ho concluso il mio compito. Non ho nemmeno una sua
utenza cellulare. Mi chiamerà con quella nuova nei prossimi
giorni. Comunque, credo che per un pò resterà dove si trova
adesso". Lo dichiara all'ANSA l'avvocato Luca La Tanza, legale
di Michele Misseri, il 69enne di Avetrana tornato in libertà
ieri dopo aver finito di scontare la condanna a 8 anni di
reclusione per soppressione del cadavere della nipote Sarah
Scazzi, uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto del 2010. Per
l'omicidio scontano l'ergastolo Cosima Serrano e Sabrina
Misseri, moglie e figlia secondogenita di Michele.
Via Deledda continua a essere interdetta al traffico
veicolare con un presidio di polizia e carabinieri. Sul posto ci
sono ancora cronisti e cameraman, anche se meno di ieri, che
attendono il ritorno a casa di Misseri, figura chiave
dell'inchiesta sull'assassinio della ragazzina, che ha fornito
innumerevoli versioni sul delitto, prima autoaccusandosi, poi
chiamando in correità Sabrina e in seguito scaricando ogni
responsabilità sulla figlia.
Misseri, che ora si trova in una località segreta, ha preso
accordi con la redazione della trasmissione Quarto Grado, di
Mediaset, per una intervista in esclusiva, parte della quale è
stata trasmessa ieri sera nella puntata di Zona Bianca.
"Sono io il colpevole, è la verità. Io da assassino fuori e
quelle da innocenti in carcere", ha ribadito riferendosi a
moglie e figlia. "Non è giusto, la legge - ha aggiunto - non ha
fatto le cose giuste".
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