Un 69enne, ritenuto ai vertici del
clan mafioso Parisi-Palermiti di Bari, è stato arrestato questa
mattina dagli agenti della squadra mobile perché ritenuto
responsabile di diversi reati aggravati dal metodo mafioso.
L'uomo è considerato il mandante di un agguato avvenuto nel
quartiere Japigia di Bari nel novembre 2013, nei confronti di un
suo coetaneo ferito con due colpi di pistola alle gambe. La
vittima, incensurata e impiegata in un'agenzia di distribuzione
di quotidiani e periodici, nel corso del tempo aveva concesso
favori al 69enne oggi arrestato, ma poi aveva deciso di
smettere. Per gli inquirenti, il movente dell'aggressione era
"indurre la vittima a chiedere proprio a lui aiuto e protezione
per l'agguato subìto".
Il 69enne è anche accusato di atti persecutori e violenza
privata, aggravati dal metodo mafioso, commessi tra 2021 e 2022
nei confronti di tre aspiranti collaboratori di giustizia e dei
loro familiari. "Le condotte - scrivono ancora gli inquirenti -
erano dirette ad ottenere la ritrattazione delle dichiarazioni
rese e l'allontanamento forzoso dei rispettivi nuclei familiari
dal quartiere Japigia di Bari".
L'uomo è finito in carcere. L'ordinanza di custodia
cautelare, emessa dal gip di Bari, è stata richiesta dalla
Direzione distrettuale antimafia.
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