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Procura Trani, tombaroli potrebbero fare le guide archeologiche

Procura Trani, tombaroli potrebbero fare le guide archeologiche

'Possono svolgere lavori di pubblica utilità'

CANOSA DI PUGLIA, 20 ottobre 2023, 18:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nel corso degli anni, da quando sono qui a lavoro, mi è stato suggerito di visitare Canosa e dopo averlo fatto ho deciso di organizzare gli Stati generali della cultura perché ho capito che qui c'era un tesoro che doveva essere tutelato, c'era un bene particolarmente vulnerabile che finiva nella mani dei tombaroli. Ne ho interrogato qualcuno di loro e alcuni hanno dimostrato oltre a una passione smodata per i beni archeologici, una profonda cultura. È giusto portarli da questa parte, renderli parte attiva della comunità e il protocollo siglato tra Fondazione archeologica canosina e Tribunale va in questa direzione". Lo ha detto il capo della Procura di Trani, Renato Nitti, intervenendo al convegno intitolato "Bella Italia. La cura del patrimonio culturale. Esperienze di gestione tra pubblico e privato" in corso a Canosa di Puglia, nel nord Barese.
    "Il protocollo consente di fare la messa alla prova presso la Fondazione canosina e in più adesso, lo si sta estendendo perché a seguito della legge Cartabia ci sono diversi casi in cui al posto delle sanzioni detentive brevi si può disporre il lavoro di pubblica utilità - ha proseguito - i tombaroli, sia se imputati sia se condannati, possono svolgere lavori di pubblica utilità. Potrebbero essere impiegati come guida per esempio anche se c'è stato qualcuno di loro che ha manifestato l'interesse a lavorare in aree archeologiche che è una cosa bella ma il percorso è lungo perché dobbiamo poterci fidare".
    "Possiamo portare da questa parte, dalla parte giusta i tombaroli che sono stati dalla parte sbagliata. E possiamo reindirizzare la loro passione smodata per i beni archeologici e culturali", ha proseguito Nitti.
    Nel corso del convegno è stata annunciata l'istituzione da parte della giunta regionale pugliese della scuola di specializzazione archeologica che avrà sede a Canosa di Puglia e che può contare su una dote pari a 350mila euro. "È una straordinaria coincidenza aver approvato la creazione della scuola di specializzazione archeologica a Canosa e festeggiare i 30 anni della Fondazione archeologica- ha spiegato la consigliera con delega alla Cultura della Regione Puglia, Grazia Di Bari-. Una coincidenza che ci fa ben sperare per il futuro e per la crescita culturale della nostra regione".
   

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