Le cinque misure cautelari eseguite
stamattina assieme aòla messa sotto controllo giudiziario di 4
aziende agricole dell'Alto Tavoliere "testimoniano l'impegno
delle istituzioni nel contrasto e repressione di ignobili
fenomeni di sfruttamento del lavoro nel settore primario,
assieme all'ostinazione di imprenditori senza scrupoli ad
alimentare i circuiti criminali del caporalato, senza alcun
rispetto per la salute e la vita delle persone". È il commento
del segretario generale della Flai Cgil di Puglia, Antonio
Gagliardi, all'operazione condotta dal Comando Carabinieri per
la tutela del lavoro di Foggia. Secondo il segretario generale
della sigla sindacale, "si approfitta dello stato di bisogno
lucrando sulla fatica di tante persone, costrette a lavorare
anche 11 ore consecutive, senza alcun riposo settimanale,
pagando un cottimo di 4 euro a cassone di pomodoro da 300 chili,
sottraendo loro soldi per trasporto e intermediazione,
obbligandoli a ricoveri di fortuna malsani e pericolosi, senza
alcuna formazione né dotazione di dispositivi di protezione". La
Flai Cgil Puglia ricorda che il sistema agricolo foggiano
"rappresenta un asset fondamentale dell'economia regionale:
primi in Italia per numero di unità produttive, quarti per
valore della produzione che pesa quasi per oltre il 4% sul Pil
regionale, valore che quasi si raddoppia in Capitanata".
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