La necessità di aumentare la
produzione di acciaio negli stabilimenti ex Ilva, garantendo
l'operatività dell'azienda attraverso l'approvvigionamento delle
materie prime, la tutela dei lavoratori e delle imprese
dell'indotto, la realizzazione degli investimenti programmati
completando il piano di decarbonizzazione: sono questi gli
obiettivi condivisi nel corso del tavolo sull'ex Ilva che si è
svolto oggi al Mise con il ministro dello Sviluppo economico
Giancarlo Giorgetti e quello del Lavoro Andrea Orlando.
All'incontro hanno partecipato i vertici dell'azienda, i
sindacati, le regioni interessate, Confindustria e Invitalia.
Giorgetti ha sottolineato che "non solo io, ma anche il
presidente Draghi, vogliamo che si produca più acciaio possibile
a Taranto e Genova, ovunque per riportare al lavoro tutti i
lavoratori in cassa integrazione". Il ministro, dopo aver
ricordato che pur essendovi "limiti oggettivi, che derivano da
sentenze, che impediscono di raggiungere le capacità produttive
massime che questi impianti possono realizzare" ha evidenziato
che "oggi è emerso con chiarezza da parte dell'azienda che, alle
condizioni date per lavorare al massimo delle potenzialità, il
problema è la liquidità, non gli investimenti. Lo sforzo sulla
garanzia Sace per quanto riguarda il finanziamento bancario è
stato insufficiente".
"Il nostro impegno - ha concluso Giorgetti - è capire se con
un intervento governativo sia possibile superare le attuali
difficoltà finanziarie, rilanciare l'operatività, produrre
maggiore acciaio e riassorbire personale in cassa integrazione".
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