Va in scena il 24 giugno alle 20.30
nel teatro Petruzzelli di Bari 'La Cenerentola' di Gioachino
Rossini. L'allestimento scenico è quello della Fondazione Teatro
dell'Opera di Roma, per la regia di Emma Dante e la direzione
orchestrale di Francesco Quattrocchi. Maestro del Coro Fabrizio
Cassi.
Tra gli interpreti Pavel Kolgatin (Don Ramiro 24, 26, 28, 30
giugno), Juan de Dios Mateos (Don Ramiro 25, 29 giugno),
Christian Senn (Dandini 24, 26, 28, 30 giugno), Andrea Vincenzo
Bonsignore (Dandini 25, 29 giugno), Pablo Ruiz (Don Magnifico
24, 26, 28, 30 giugno), Giuseppe Esposito (Don Magnifico 25, 29
giugno), Michela Guarrera (Clorinda), Antonella Colaianni
(Tisbe), Chiara Amarù (Angelina 24, 26, 28, 30 giugno), Lamia
Beuque (Angelina 25, 29 giugno), Mirco Palazzi (Alidoro 25, 28,
30 giugno), Davide Giangregorio (Alidoro 24, 26 r 29 giugno).
Il dramma giocoso di Rossini, su libretto di Jacopo Ferretti,
fu rappresentato per la prima volta il 25 gennaio 1817 al Teatro
Valle di Roma. Dunque Rossini segnò una svota nella lirica sia
per le voci femminili che furono impegnate in acrobazie lungo le
scale cromatiche, sia per l'impianto musicale, dando vita alla
cosiddetta opera buffa che non vuol dire divertente ma più
leggera da un punto di vista armonico.
Chi è Cenerentola oggi? "È sicuramente - dice Emma Dante -
quella persona che non viene integrata, che non riesce ad
esserlo. È la straniera che non riesce a trovare una casa, una
comunità. Assomiglia molto a coloro che arrivano e non sanno
dove stare, che non trovano una vera e calda accoglienza.
Cenerentola è, comunque, una diversa perché non somiglia al
mondo e il mondo non le somiglia. È una creatura fragile, e
questa sua fragilità le impedisce di integrarsi".
Quanto al suo rapporto con l'opera lirica, Emma Dante ha
risposto che è "conflittuale, perché tutte le volte che lavoro
ad un'opera lirica dico sempre che sarà l'ultima. Ma poi ci sono
l'intreccio delle storie e la musica...".
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