(ANSA) - BARI, 28 MAR - Avrebbe costretto un debitore
destinatario di un pignoramento a consegnargli alcune taniche di
olio di oliva e denaro (successivamente restituito), invitandolo
a rivolgersi a un avvocato suo parente, "prefigurando - dicono
gli investigatori - conseguenze sfavorevoli nel caso non avesse
aderito alle sue richieste". Con l'accusa di concussione è
finito in carcere un ufficiale giudiziario in servizio all'Unep
di Trani, l'ufficio notificazioni, esecuzioni e protesti del
Tribunale.
Nell'ambito dell'indagine della guardia di finanza,
coordinata dalla Procura di Trani, nel corso di una
perquisizione nei confronti dell'indagato, sono stati sottoposti
a sequestro probatorio 7.160 euro in contanti, "allo stato non
giustificati" dicono gli investigatori, 21 lattine contenenti
105 litri di olio extravergine di oliva, oltre a documenti e
supporti informatici "ritenuti di notevole importanza
investigativa". Le indagini proseguono per accertare i rapporti
tra il pubblico ufficiale e alcuni professionisti. I fatti
contestati risalgono al 2021. L'inchiesta è nata dalla denuncia
di una delle presunte vittime, che costituisce l'accusa che ha
condotto all'ordinanza di arresto, ma sono in corso accertamenti
su altri episodi simili, nei quali l'ufficiale avrebbe simulato
tentativi di mediazione con le controparti per evitare
l'esecuzione di pignoramenti, facendosi consegnare utilità.
(ANSA).
Soldi per evitare pignoramenti, in cella ufficiale giudiziario
Indagine Procura Trani, in cambio anche lattine di olio di oliva
