E' salita ulteriormente l'occupazione
dei posti letto Covid negli ospedali pugliesi: secondo il
monitoraggio di Agenas, nei reparti di Medicina Covid, il tasso
di occupazione è salito dal 13 al 14%, ad un solo punto dal
limite del 15% che decreta il passaggio in zona gialla. Nelle
terapie intensive il tasso di occupazione resta fermo all'8%, a
soli due punti dalla soglia critica del 10%. Numeri preoccupanti
anche a Bari e in provincia dove - secondo i dati della Asl - si
registra un "forte aumento dell'incidenza delle nuove
positività" anche nella settimana tra il 27 dicembre e il 2
gennaio. Il tasso settimanale si attesta a quota 660,4 per
100mila abitanti, con una crescita del 160,2% rispetto al
periodo precedente. Tendenza confermata dall'incidenza calcolata
al 5 gennaio e pari a 780 casi per 100mila abitanti. A Bari e in
provincia sono quasi triplicati i nuovi contagi, passando da
3.122 della settimana 20-26 dicembre a 8.124 nella settimana tra
il 27 dicembre e il 2 gennaio.
Oggi in Puglia si registrano 5.581 nuovi contagi Covid su
36.031 test (15,4% incidenza) e 5 morti. I casi sono così
distribuiti: in provincia di Bari 1.681, nella provincia Bat
526, in provincia di Brindisi 514, in quella di Foggia 738, in
provincia di Lecce 1.265, in provincia di Taranto 761. Altri 84
casi riguardano residenti fuori regione, mentre per altri 12
contagi la provincia di appartenenza è in via di definizione.
Attualmente ci sono 50.664 positivi di cui 408 ricoverati in
area non critica (ieri 384) e 34 in terapia intensiva (ieri 38).
La nuova situazione di emergenza ha scatenato la presa di
posizione dei medici di famiglia che, tramite i sindacati, hanno
diffidato il governatore Michele Emiliano e i dg delle Asl
invitandoni a non indirizzare i cittadini positivi al Covid dai
medici di famiglia per richieste di tamponi o certificati che
dovrebbero essere emessi "dai dipartimenti". I medici denunciano
"lo scarica barile" delle Asl. "Si vigili - dicono i sindacati
di categoria - affinché non si continui con questo modo di
procedere. Diversamente, non potendo fare altro ci vedremo
costretti a tutelarci per le vie più opportune".
Intanto a Copertino, in provincia di Lecce, non si tornerà a
scuola in presenza lunedì 10 gennaio. La sindaca Sandrina Schito
annuncia, infatti, una ordinanza con la quale disporrà, per il
momento per una settimana, la didattica a distanza. Nel comune
di circa 24mila abitanti il focolaio di contagi sarebbe partito
da due feste, entrambe organizzate il 22 dicembre, per uno
scambio di auguri tra studenti I contagi sono ulteriormente
aumentati nelle ultime ore e i positivi sono 1.087. Scuole
chiuse fino al 15 gennaio anche a Orsara di Puglia.
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