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Bif&st: Cortellesi, da pandemia urgenza stimolo a condivisione

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Bif&st: Cortellesi, da pandemia urgenza stimolo a condivisione

L'attrice spiega idea sequel di 'Come un gatto in tangenziale'

BARI, 25 settembre 2021, 19:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nell'isolamento totale della pandemia sono emerse le due urgenze" che hanno ispirato il sequel di "Come un gatto in tangenziale": "dare uno stimolo culturale alla condivisione e raccontare i bisogni immediati delle persone". Così è nata l'idea di "Ritorno a Coccia di Morto", l'ultimo film di Riccardo Milani con Paola Cortellesi e Antonio Albanese. A raccontarlo è l'attrice, ospite del Bif&st, il Bari international film festival, in un incontro nel teatro Margherita con il marito regista Milani, nell'ambito dei Focus dedicati alla O1 Distribuzione, che quest'anno festeggia il ventennale.
    Cortellesi ha spiegato che Giovanni e Monica, i due protagonisti del film, potevano rappresentare queste "due urgenze". "Quell'isolamento ci faceva paura. Ecco perché - ha detto - siamo andati al di là dei progetti e da mesi diciamo a tutti di tornare in sala, altrimenti le sale, che sono luoghi di condivisione, diventeranno posti per collezionisti".
    Il regista ha spiegato che già il primo "Come un gatto un tangenziale" raccontava "il dramma del nostro Paese, la divisione che c'è, lo scontro sociale, chi alimenta e soffia scientemente sul fuoco della divisione. Un film molto divertente" che racconta però "la linea sottile oltre la quale il Paese rischia di precipitare in qualcosa di molto grave e io - ha detto Milani - ho la percezione continua che questo orlo sia sempre più vicino". Dopo quel film "stava maturando l'idea di un nuovo film sul mondo cattolico, in un momento in cui c'erano forti lacerazioni interne, con lo stesso Papa sotto attacco, abbiamo anche pensato a Paola nel ruolo di suora". Poi la pandemia ha cambiato tutto e quel progetto, per il momento, è rimasto un'idea.
   

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