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Braccianti morti nel Foggiano:Flai, ammassati nei camioncini

Braccianti morti nel Foggiano:Flai, ammassati nei camioncini

FOGGIA, 05 agosto 2018, 12:43

Redazione ANSA

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"L'abitudine di considerare quasi normale e inevitabile il fatto che ogni giorno le vie di Capitanata siano attraversate da camioncini come quello oggetto dell'incidente, che vanno verso le aziende agricole e dove sono letteralmente ammassati i lavoratori senza alcun presidio di sicurezza" viene segnalata in una nota dal segretario Flai-Cgil di Foggia, Daniele Iacovelli, dopo l'incidente stradale avvenuto ieri sulla strada provinciale 105, tra tra Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri, in cui sono morti quattro braccianti agricoli extracomunitari ed altri quattro sono rimasti feriti: viaggiavano tutti in un furgone chiuso che, per cause in corso di accertamento, è stato travolto da un tir il cui conducente è rimasto leggermente ferito.
    "La verità di quanto accaduto sulla Sp 105 - sottolinea il sindacalista - non si esaurisce nella dinamica dell'incidente, ma ha radici ben più profonde - e ormai tristemente note - fatte di marginalità sociale estrema, di ignobile sfruttamento dello stato di bisogno di ragazzi soli e senza diritti, costretti alla sopravvivenza tra le baracche dei ghetti, in un contesto sociale che sempre più li rende preda unicamente di sentimenti di rabbia e di insofferenza". Un evento - aggiunge - "dopo il quale non è più possibile immaginare che le cose continuino a scorrere come hanno sempre fatto, perché denuncia, senza tema di smentita e con una potenza mai sperimentata prima, per il numero delle vittime e per le circostanze che lo hanno generato, l'esistenza di una realtà sommersa, radicata, eppure da tutti conosciuta, che vede negati, a migliaia di persone, i più semplici diritti legati alla percezione di un giusto salario e al rispetto delle condizioni contrattuali, specie di quelle legate al numero di ore massime lavorabili".
    E' un evento - prosegue - "che ci interroga e chiama tutti a rispondere su quali siano realmente le ragioni che sinora non hanno consentito a questo territorio di concertare soluzioni che risolvessero problemi, come quello del trasporto, spesso in mano ai caporali, la cui diversa gestione avrebbe probabilmente evitato o ridotto il numero di vittime, nonostante proprio qui, a Foggia, sia stata istituita la prima sezione territoriale della Rete del lavoro agricolo di qualità".
   

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