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CRV - Via libera in Seconda Commissione a provvedimenti su ambiente, gestione rifiuti e urbanistica

PressRelease

CRV - Via libera in Seconda Commissione a provvedimenti su ambiente, gestione rifiuti e urbanistica

PressRelease

Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Iniziato l'esame del Progetto di legge 'Veneto cantiere veloce'

10 dicembre 2020, 16:59

CONSIGLIO REGIONALE VENETO

PressRelease - Responsabilità editoriale di CONSIGLIO REGIONALE VENETO

Seconda commissione - Via libera a provvedimenti in materia ambientale, di gestione rifiuti e urbanistica

(Arv) Venezia 10 dic. 2020 -  La Seconda commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto presieduta da Silvia Rizzotto (Zaia Presidente), Vicepresidente Jonatan Montanariello (Partito Democratico), alla quale hanno partecipato gli assessori Gianpaolo Bottacin e Cristiano Corazzari, ha dato il proprio via libera a maggioranza, senza voti contrari, al Parere alla Giunta regionale n. 8 relativo alla revisione della zonizzazione e della classificazione del territorio regionale in funzione della qualità dell’aria. In questo senso, e in sintesi, sul territorio, conformemente alla normativa nazionale vigente in materia e sulla base del carico emissivo di inquinanti e di ulteriori parametri, tra i quali il grado di urbanizzazione del territorio, erano già stati individuati in via preliminare cinque Agglomerati, che coincidono con cinque capoluoghi di provincia - ad esclusione di Rovigo e Belluno - e che comprendono alcuni comuni prossimi a ciascun capoluogo, e successivamente le altre Zone che non fanno parte degli agglomerati. La revisione sottoposta all’attenzione della Commissione prevede l’accorpamento della parte occidentale del Polesine alla zona denominata Pianura, e la creazione di una nuova zona, denominata Pedemontana, mediante scorporazione dalla zona di Pianura di una fascia di comuni dell’alto trevigiano e del vicentino, e ciò in quanto i dati scientifici hanno evidenziato, in questa parte della pedemontana, una qualità dell’aria con livelli di criticità minori rispetto a quelli di attuale appartenenza. Questi comuni potranno, in futuro, essere oggetto di misure ad hoc, qualora fossero necessarie alcune azioni mirate.

La Commissione, inoltre, ha votato a maggioranza, senza voti contrari, la presa d’atto della Rendicontazione n. 1 relativa al rapporto 2019 sulla produzione e gestione di rifiuti urbani in Veneto. Nel corso dell’illustrazione del provvedimento, sono stati evidenziati alcuni elementi che hanno caratterizzato l’annualità presa in considerazione, e in particolare la conferma dei risultati positivi già emersi nel corso degli anni procedenti, allineati con gli obiettivi comunitari e con le previsioni contenute nel Piano regionale. Sono stati, inoltre, presentati alcuni dati: la produzione totale di rifiuti urbani, di poco superiore a 2.300 mila tonnellate, è aumentata dell’1% rispetto al 2018; nello stesso periodo è leggermente aumentata anche la produzione pro capite, pari a 471 Kg, confermandosi tra le più basse a livello nazionale nonostante l’elevato livello di Pil regionale e la massiccia presenza turistica sul territorio. È aumentata del 2,1%, peraltro, la produzione di rifiuti raccolti con il sistema della ‘differenziata’ che si attesta nel complesso su una percentuale pari al 74,7%, al di sopra degli obiettivi fissati dalla legge nazionale, con alcune diversità a livello territoriale: in particolare, quasi il 90% dei comuni veneti, pari al 77% della popolazione, ha quindi conseguito l’obiettivo del 65% stabilito dalla normativa nazionale. Ampia la diffusione del sistema di raccolta secco-umido che interessa 559 comuni su 563 (in particolare, il sistema del porta a porta spinto interessa il 77% della popolazione): le frazioni raccolte in maniera differenziata vengono pressoché nella totalità (ad eccezione di una percentuale inferiore all’1% composta da rifiuti urbani particolari come accumulatori o altri contenitori che devono necessariamente essere smaltiti o inceneriti) avviate a recupero di materia. È stato inoltre sottolineato il ruolo della rete formata dai termovalorizzatori, dalle discariche, e da circa 400 centri di raccolta, distribuiti in 520 comuni, a servizio di circa il 97% della popolazione, la gestione prevalentemente pubblica del servizio e la necessità di un’informazione capillare e ripetuta finalizzata a migliorare ulteriormente questi valori, margini di miglioramento che dovranno interessare anche la gestione delle 581mila tonnellate di residuo.

Di seguito, è stato approvato a maggioranza il Pdl n. 21 che modifica la L. reg. n. 14/2019 ‘Veneto 2050: politiche per la riqualificazione urbana e la rinaturalizzazione del territorio e modifiche alla legge regionale L. reg. n. 11/2004 ‘Norme per il governo del territorio in materia di paesaggio’, munito dei pareri favorevoli della Prima commissione e della CAL. La proposta legislativa prevede la proroga al 31 dicembre 2021 della premialità aggiuntiva - prevista dalla legge e in scadenza al 31 dicembre 2020 - per gli interventi che garantiscono la prestazione energetica degli edifici in classe A4. Il Pdl può così essere inserito all’Ordine del giorno dei lavori del Consiglio; relatore per l’Aula, il primo firmatario, la Presidente Rizzotto, correlatore il Vicepresidente Montanariello.

È stato infine illustrato il Progetto di legge n. 20, primo firmatario il Consigliere Stefano Valdegamberi, che ripropone il contenuto della proposta legislativa denominata ‘Veneto cantiere veloce’, presentata alla fine della scorsa legislatura dall’allora presidente della Seconda commissione Francesco Calzavara.

“Si tratta di un progetto di legge - ha spiegato, a proposito di quest’ultimo Pdl, la Presidente Rizzotto a margine dei lavori della Commissione - di notevole importanza il cui esame di dettaglio impegnerà la Commissione nel corso dei prossimi mesi, e non è esclusa la possibilità di creare una sottocommissione che si occupi in maniera specifica dell’argomento. In sintesi, Veneto cantiere veloce mira a semplificare sotto molti punti di vista i procedimenti in materia urbanistica ed edilizia. Lo scopo della proposta è evidente: si tratta di velocizzare e semplificare allo stesso tempo le tempistiche e l’iter amministrativo delle diverse tipologie di atti concessori o autorizzativi, e ciò allo scopo di rilanciare un settore che necessita di un sostegno importante e concreto, ancor più necessario in un periodo come quello attuale, e in funzione della futura ripresa nel post-pandemia. Di notevole importanza anche la relazione 2019 relativa alla gestione dei rifiuti illustrata oggi, dalla quale si evince che vi sono ancora zone del Veneto, come quelle turistiche o caratterizzate da particolari condizioni morfologiche, che presentano margini di miglioramento, ma in generale la nostra regione sta raggiungendo gli obiettivi prefissati, laddove non li ha già avvicinati o superati”.

“Ritengo importante la proroga anche per il prossimo anno del beneficio contenuto nella proposta di modifica della legge ‘Veneto 2050’ affrontata oggi dalla Commissione - ha dichiarato il Vicepresidente Montanariello - alla luce dei segnali, purtroppo negativi, osservati sul fronte dell’economia a seguito della pandemia: questo strumento, tuttavia, deve essere anche l’occasione per un’analisi approfondita dei temi legati alla cementificazione del territorio. La discussione di oggi in Commissione ha offerto l’opportunità di proporre una Circolare utile a chiarire i principi di ‘Veneto 2050’ affinché siano immediatamente applicabili in tutti i comuni, senza dover mettere il privato nella condizione di adire le vie della giustizia in caso di applicazione non corretta della norma. Altrettanto importante la questione legata alla rendicontazione della gestione rifiuti nel 2019: in occasione della prossima rivisitazione del Piano rifiuti sarà necessario riflettere sulla questione del ‘rifiuto spiaggiato’, che non può più essere posto a carico degli enti locali come spesso avviene, e avviare un coordinamento circa la terza linea della centrale di Fusina, che ha già superato la procedura di Via lo scorso maggio”.

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