Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vaccini più affidabili tramite le biotecnologie innovative?

PressRelease

Vaccini più affidabili tramite le biotecnologie innovative?

PressRelease

Responsabilità editoriale di LBI

26 gennaio 2021, 09:39

LBI

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

PressRelease - Responsabilità editoriale di LBI

La campagna vaccinale europea ed italiana è stata avviata con la somministrazione del primo vaccino approvato dalle agenzie regolatorie Aifa, Fda ed Ema, ossia il prodotto di Pfizer-BioNTech che è stato registrato con il nome di Comirnaty. Nel continente europeo, l’inizio simbolico della vaccinazione è stato unanime, il 27 dicembre scorso. Dopo la Gran Bretagna, ove la prima persona a ricevere il vaccino anti-coronavirus era la novantenne Margaret Keenan, a livello globale il programma è stato avviato negli Stati Uniti, in Israele, Messico, Cile e Costa Rica, nonché in Corea del Nord, Arabia Saudita, Egitto, Emirati Arabi e Bahrein. Il totale dei vaccinati in Italia ha attualmente raggiunto quota 307.182 (dato relativo al 7 gennaio), di cui 188.019 donne e 119.163 uomini, fra gli appartenenti al personale sanitario ed ospiti delle Rsa. La Commissione europea ha autorizzato, il 6 gennaio, anche la somministrazione del vaccino prodotto da Moderna, il quale – allo stesso modo di Comirnaty – è stato prodotto in appena dieci mesi, grazie all’applicazione di un’innovativa scoperta di biotecnologia. 

La rivoluzione biotecnologica

Tecnologie che fanno uso di esseri viventi, o parti di essi, per la realizzazione di quantità commerciali di prodotti utili all’uomo o per lo sviluppo di microrganismi per scopi specifici, nonché allo scopo di migliorare animali o piante. Si tratta appunto delle biotecnologie il cui sviluppo appartiene alla tipologia denominata innovativa. Vi sono infatti biotecnologie tradizionali, come la zootecnica e l’impiego delle attività fermentative dei microrganismi, utilizzate da millenni. Lo sviluppo delle biotecnologie innovative nasce tra il 1857-1876, quando il chimico e microbiologo francese Louis Pasteur individuò i batteri responsabili della fermentazione del latte, del burro ed i microrganismi che alterano il vino e la birra. Considerato universalmente come il padre della biotecnologia, Pasteur – per mezzo di una tecnica che anticipò la moderna metodologia fondata sull’ingegneria genetica –, creò un vaccino contro la rabbia per mezzo di mutanti del virus con aggressività inferiore rispetto all’uomo. 

L’avvento dell’ingegneria genetica si deve alle scoperte fatte nel 1928 dal biologo inglese Frederick Griffith, il quale fu in grado di determinare come i batteri possano riconoscere, acquisire e mantenere materiale ereditario esterno, ossia tramite un processo detto “trasformazione batterica”. Con le tecnologie a DNA ricombinante – un insieme di tecniche di laboratorio che consentono di ottenere un cambiamento mirato delle attività di organismi, modificandone il patrimonio genetico – avvenne la svolta decisiva, il progresso dalle biotecnologie tradizionali alle innovative. 

Nuove terapie mediche e strumenti diagnostici

Lo sviluppo dei moderni farmaci si basa sull’utilizzo delle banche dati genetiche e sulla comprensione dei meccanismi biologici delle patologie, metodi che permettono di individuare in modo rapido le molecole più efficaci per il trattamento terapeutico. Fra le biotecnologie sono incluse anche applicazioni che non si servono di microrganismi, ma consistono nella strumentazione diagnostica innovativa che utilizza tecniche di DNA e RNA microarray nel campo della genetica, oltre ai radiotraccianti in ambito medico. Tecnologie genetiche per le terapie ed organismi in grado di sintetizzare antibiotici sono parte del settore di applicazione biomedico e farmaceutico, denominato “Red biotechnology”. Secondo Dan Barouch, direttore del Centro di Virologia e Ricerca sui Vaccini alla Scuola di Medicina di Harvard a Boston (Massachusetts), a tale proposito “il vaccino dimostra la capacità delle biotecnologie di affrontare le sfide della conoscenza nel XXI secolo, consentendo alle medicine biologiche di avvantaggiarsi di sistemi che già esistono nei corpi umani: gli acidi nucleici con DNA e mRNA possono fornire ricette alle nostre cellule per creare le sostanze di cui hanno bisogno”. 

Maggiore attendibilità dei vaccini basati sulle biotecnologie

A differenza di Sinopharm e Sputnik V, creati rispettivamente da Cina e Russia, i dati disponibili sui vaccini occidentali basati sulle biotecnologie innovative e realizzati grazie al sostegno economico dei vari governi – tra i quali, oltre a Moderna e Pfizer-BioNTech, vi è un promettente sviluppo dell’azienda biotech italiana ReiThera – dimostrano un’attendibilità del 95%. Invece, durante la fase 3, l’efficacia di Sinopharm su 31mila volontari è stata pari all’86% . Sullo Sputnik V hanno già puntato Argentina, Bolivia, Ungheria, Israele e Corea del Nord: Pyongyang ha acquistato il vaccino dalla Russia e strumentazioni diagnostiche dalla Cina, fra le quali termoscanner – un dispositivo altresì noto come termometro infrarossi –, nonostante il regime nordcoreano abbia dichiarato di non riscontrare alcun caso di infezione da coronavirus. Gli studi clinici preliminari sul vaccino russo, sviluppato dal Centro Gamaleya e basato su due diversi fattori dell’adenovirus umano, ne hanno dimostrato un tasso di efficacia superiore al 95%, al 42° giorno dopo la somministrazione della prima dose su 40mila volontari. Tuttavia, si tratta di un farmaco non conforme agli standard dell’agenzia regolatoria europea né americana, pertanto non reperibile in commercio. 

Le informazioni divulgate dall’Istituto Superiore della Sanità (Iss)

I vaccini approvati dalle Autorità competenti rispettano i requisiti di sicurezza e qualità: in Europa, tale verifica viene effettuata dall’Agenzia europea per il farmaco (Ema). Ad iniziare dalle categorie che sono state individuate come prioritarie poiché maggiormente esposte – medici, infermieri, operatori sanitari ed anziani over 80 –, in Italia la vaccinazione sarà resa gratuitamente disponibile a tutti i cittadini. L’Iss ha raccolto e fornito risposta ai principali interrogativi circolanti comunemente sul vaccino mRNA: tale siero può addirittura modificare il codice genetico dell’uomo? “Il compito dell’RNA è solo quello di trasportare le istruzioni per la produzione delle proteine da una parte all’altra della cellula, per questo si chiama ‘messaggero’. In questo caso l’RNA trasporta le istruzioni per la produzione della proteina utilizzata dal virus per attaccarsi alle cellule, la proteina denominata Spike. L’organismo grazie alla vaccinazione produce anticorpi specifici prima di venire in contatto con il virus e si immunizza contro di esso”. 

Per quanto riguarda la durata dell’immunità, l’organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale sottolinea che “la protezione indotta dai vaccini, sulla base dei dati emersi durante le sperimentazioni, durerà alcuni mesi. Solo quando il vaccino sarà somministrato a larghe fasce di popolazione sarà possibile verificare se l’immunità durerà un anno, come accade con l’influenza, più anni, come accade con la vaccinazione antipneumococcica o se sarà necessario sottoporsi a richiami”. Infine, l’Iss ricorda che “anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione bisognerà continuare a osservare misure di protezione nei confronti degli altri, come la mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio accurato delle mani. Ciò sarà necessario finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri”.

PressRelease - Responsabilità editoriale di LBI

Tutti i Press Release di Canale Salute e Benessere

Condividi

Guarda anche

O utilizza