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Al Teatro Alfieri di Torino la prima nazionale di 'Lechaim'
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In collaborazione con Consiglio Regionale del Piemonte
Produzione originale di AuditoriumBand
Al Teatro Alfieri di Torino la prima nazionale di 'Lechaim ' - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Consiglio Regionale del Piemonte
E' stata Torino ad ospitare, al Teatro Alfieri, la prima nazionale di 'Lechaim, concerto per il Giorno della Memoria', produzione originale di AuditoriumBand che insieme al cantante Raiz presenta brani legati alla Shoah e alle discriminazioni, così come grandi artisti, ebrei di nascita, parte fondante della cultura contemporanea. La serata, che ha preceduto l'appuntamento del giorno successivo all'Auditorium Parco della Musica di Roma, si è aperta con un intervento video di Furio Colombo, estensore della legge 211 del 2000 che ha istituito il Giorno della Memoria. Un momento collettivo aperto gratuitamente al pubblico, nato dalla collaborazione tra Polo del '900 e Città di Torino, con il sostegno del Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana del Consiglio regionale.
"Abbiamo avuto una risposta straordinaria a questa iniziativa - sottolinea il presidente del Comitato e vicepresidente di Palazzo Lascaris, Daniele Valle - ed è segno che portare la memoria anche fuori dai luoghi convenzionali, come occasione di cultura in un teatro aperto alla cittadinanza, può ancora suscitare una grande risposta. E questa - aggiunge - è una grande speranza, perché il rischio che la memoria si vada ricoprendo un po' di polvere, si vada tralasciando, diventi qualcosa di soltanto istituzionale, non sentito dalla popolazione, è sempre vivo e l'impegno di oggi che ci prendiamo è di mantenerla viva e quanto più partecipata possibile". "Come Consiglio regionale abbiamo voluto esserci - rimarca il vicepresidente Gianluca Gavazza - perché questa serata così significativa rappresenta un giorno universale del ricordo e noi dobbiamo trasmettere ai nostri giovani questo momento, perché possano farne tesoro per il nostro e per il loro futuro. Noi siamo le sentinelle - conclude - che devono far ricordare ai nostri figli e ai nostri nipoti ciò che è stato, perché non avvenga più. Io ci credo e sono qui per ricordare".
ANSAcom - In collaborazione con Consiglio Regionale del Piemonte
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