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In asta da Bolaffi a Torino venticinque secoli di numismatica

In asta da Bolaffi a Torino venticinque secoli di numismatica

Il 6 e 7 giugno in oltre tremila lotti

TORINO, 27 maggio 2024, 11:14

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre venticinque secoli di storia numismatica raccontati da più di tremila lotti: sono numeri record della due giorni di asta di monete in programma il 6 e 7 giugno in Sala Bolaffi a Torino.
    Il catalogo si apre con la monetazione antica, dove spicca l'aureo di Marco Antonio e Ottaviano (base d'asta 10mila euro), accompagnato da una collezione di monete axumite, coniate fra il terzo e il sesto secolo d.C. durante il regno di Axum nell'Africa orientale, primo paese nella storia a introdurre il simbolo della croce.
    Il capitolo della monetazione italiana preunitaria inizia con la collezione Tiferno delle monete di Pesaro e Urbino, per continuare con le varie zecche italiane. Presenti esemplari di Venezia, fra cui il multiplo da 10 Zecchini di Giovanni II Corner (base 10mila euro), rare monete degli Stati Pontifici, la Quadrupla 1690 (base 25mila euro) e quella del 1694 (base 15mila euro), e monete dell'Ottocento, tra cui il Ducato 1859 per il regno Lombardo-Veneto (base 6 mila euro).
    Tra le monete di Casa Savoia ci sono rarità riguardanti soprattutto i primi secoli di coniazioni sabaude: in particolare lo Scudo d'oro di Carlo II (base 10mila euro), mentre per la monetazione più recente si possono citare l'80 Lire 1821 di Vittorio Emanuele I (base 35mila euro) e il 5 Lire Aquila Sabauda 1901 realizzato in soli 114 esemplari (base 25mila euro).
    Tra le monete estere ci sono il 50 Dracme 1876 di Giorgio I di Grecia (base 40mila euro) e il 50 Kopeki 1910 fondo specchio di Nicola II (base 5mila euro) Chiude la vendita una sezione dedicata alla cartamoneta italiana ed estera, con molti esemplari rari ed esotici, e l'appendice dell'asta, con una selezione di monete, medaglie, ordini e decorazioni, che si terrà lunedì 10 giugno in modalità internet live.
   

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