Tre lavori conclusi, più opere in
linea con i tempi e meno in ritardo. Undici sono rimaste solo
proposte progettuali, 27 sono ancora in fase di progettazione 27
cantierate, cinque in più rispetto all'ultimo monitoraggio. È il
bilancio del rapporto Oti Piemonte 2024 che monitora lo stato di
avanzamento della progettazione e la realizzazione di 69
infrastrutture ritenute urgenti dalle imprese di Confindustria
Piemonte. Diminuiscono da 20 a 16 quelle che hanno subito un
ritardo nell'ultimo anno, di cui 9 slittamenti temporali gravi
sulla tabella di marcia, nonostante due delle opere abbiano già
avviato i lavori. In standby sono 11. Le opere già concluse sono
il collegamento ferroviario Torino-aeroporto di Caselle, la
riattivazione del servizio ferroviario Casale Monferrato-Mortara
e il nuovo ponte Terzo sul Ticino tra Vigevano e Abbiategrasso.
Dieci opere sono finanziate anche da fondi Pnrr. E otto di loro
hanno registrato avanzamenti nei cantieri negli ultimi 12 mesi.
Rallentamenti invece ci sono stati su Terzo Valico (per
condizioni geologiche sfavorevoli) e raddoppio della linea
ferroviaria Fossano-Cuneo (per mancata definizione del modello
di esercizio).
"Il confronto serve anche a sbloccare queste opere, facendo
rilevare come siano essenziali per il futuro industriale di una
regione che si trova a essere centro infrastrutturale non solo
italiano ma europeo" ha sottolineato Marco Gay, presidente di
Confindustria Piemonte, "Per i collegamenti con la Francia
pensiamo nel secondo semestre 2024 di ripristinarli" ha detto
Edoardo Rixi, viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
"Ci sono tante infrastrutture in Piemonte ferme: i tunnel, la
seconda canna del Frejus, il Monte Bianco, il Terzo Valico.
Tutte strutture che in una logistica moderna e futura sono
indispensabili" ha sottolineato Gian Paolo Coscia, presidente
di Unioncamere Piemonte.
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