Oltre un centinaio di attivisti
della rete 'Mai più Cpr' e del centro sociale Gabrio si sono
ritrovati in piazza Castello a Torino per un presidio contro i
Centri di permanenza e rimpatrio per stranieri, per poi muoversi
in corteo verso il mercato di Porta Palazzo. "Una manifestazione
a un anno dalla chiusura qui a Torino del Cpr di corso
Brunelleschi grazie alle rivolte dei migranti - spiegano gli
organizzatori - Una manifestazione la nostra per affermare che
non bisogna abbassare l'attenzione perché nel centri del resto
d'Italia le violenze contro i migranti continuano, da Milano a
Macomer. Il modo il nostro per riprenderci le strade".
"Le persone finiscono nei Cpr senza diritto a un processo,
senza sapere quanto ci dovranno rimanere e senza conoscere il
proprio destino. Sono luoghi di tortura gestiti da enti privati
che traggono profitto dalla sofferenza delle persone detenute",
aggiungono. "Nei Cpr le persone muoiono e gli atti di
autolesionismo sono all'ordine del giorno, così come le violenze
degli organi di controllo sui detenuti", concludono.
La manifestazione è anche in solidarietà al giovane
marocchino, irregolare e vicino alle realtà antagoniste,
trasferito al Cpr di Milano, in via Corelli, alla fine di
febbraio. Quando venne trasferito una volante della polizia
venne assalita dagli antagonisti. "Stato e prefettura
responsabile delle morti nei Cpr", recita uno striscione.
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