Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Mai più Cpr', corteo a Torino dei centri sociali

'Mai più Cpr', corteo a Torino dei centri sociali

Manifestazione per le strade del centro del capoluogo piemontese

TORINO, 16 marzo 2024, 16:51

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre un centinaio di attivisti della rete 'Mai più Cpr' e del centro sociale Gabrio si sono ritrovati in piazza Castello a Torino per un presidio contro i Centri di permanenza e rimpatrio per stranieri, per poi muoversi in corteo verso il mercato di Porta Palazzo. "Una manifestazione a un anno dalla chiusura qui a Torino del Cpr di corso Brunelleschi grazie alle rivolte dei migranti - spiegano gli organizzatori - Una manifestazione la nostra per affermare che non bisogna abbassare l'attenzione perché nel centri del resto d'Italia le violenze contro i migranti continuano, da Milano a Macomer. Il modo il nostro per riprenderci le strade".
    "Le persone finiscono nei Cpr senza diritto a un processo, senza sapere quanto ci dovranno rimanere e senza conoscere il proprio destino. Sono luoghi di tortura gestiti da enti privati che traggono profitto dalla sofferenza delle persone detenute", aggiungono. "Nei Cpr le persone muoiono e gli atti di autolesionismo sono all'ordine del giorno, così come le violenze degli organi di controllo sui detenuti", concludono.
    La manifestazione è anche in solidarietà al giovane marocchino, irregolare e vicino alle realtà antagoniste, trasferito al Cpr di Milano, in via Corelli, alla fine di febbraio. Quando venne trasferito una volante della polizia venne assalita dagli antagonisti. "Stato e prefettura responsabile delle morti nei Cpr", recita uno striscione.
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza