Il Comune di Verbania ha revocato
l'incarico di segretaria generale ad Antonella Mollia, che nei
mesi scorsi denunciò presunte pressioni da parte della sindaca
Silvia Marchionini in merito a un concorso da dirigente
comunale. "Ormai da tempo era venuto meno il rapporto fiduciario
che deve assolutamente intercorrere con l'amministrazione, il
sindaco, la giunta" ha spiegato l'avvocato Luca Armano, che
segue il Comune in questa vicenda. Il legale ha definito quella
di Mollia una "campagna mediatica che ha leso l'immagine del
Comune di Verbania": la scorsa settimana della vicenda si è
occupata anche la trasmissione televisiva 'Le Iene', durante la
quale è stato trasmesso un audio, registrato di nascosto da
Mollia, di una conversazione tra la stessa segretaria generale e
la sindaca.
"Non racconterò fatti interni, per il rispetto che ho per la
procura e la magistratura e per non sottostare al metodo
calunnioso e ricattatorio che si vuol far passare, un metodo che
si basa sul recarsi al lavoro facendo registrazioni: questo è in
qualsiasi luogo di lavoro inaccettabile" ha commentato la
sindaca, aggiungendo che tutelerà "in ogni modo la mia
reputazione verso accuse non veritiere".
L'avvocato Armano ha aggiunto che Mollia si è resa
protagonista di "numerose violazioni deontologiche e
disciplinari ai danni della sindaca" e di "atteggiamenti gravi,
idonei a cagionare mobbing e stress" a dipendenti comunali, fino
ad arrivare a usare la firma di Marchionini per
"auto-attribuirsi funzioni non condivise dalla sindaca". La
diretta interessata, su Facebook, parlando di "vessazioni e
grossolane ritorsioni" subite in passato, ha scritto: "Mi
licenziano perché non ho voluto commettere un reato. La 'cupola'
è così forte che ad oggi aspettiamo tutti giustizia. Il Regime
non vincerà, non soffocherà la mia voce e quella di tante (e
siamo tante, tantissime) persone oneste".
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