(ANSA) - TORINO, 29 NOV - Nel terzo trimestre del 2022
nonostante il contesto economico internazionale sia
caratterizzato da un forte rallentamento della domanda resta,
seppur debolmente, positivo il quadro congiunturale complessivo
dell'industria manifatturiera piemontese. Dopo la variazione del
+5,2% registrata nel I trimestre 2022, nel periodo aprile-giugno
2022 l'incremento è sceso al +3,8% per poi attestarsi a un più
modesto +1,7% nel terzo trimestre dell'anno. La crescita
produttiva registrata nei primi nove mesi del 2022, rispetto
all'analogo periodo del 2021, è stata del 3,6%. Ancora in
espansione il comparto del tessile e abbigliamento su tutto il
territorio regionale In calo, per il secondo trimestre
consecutivo, il settore dei mezzi di trasporto. Lo rileva
l'indagine di Unioncamere Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit
per il monitoraggio della congiuntura economica piemontese. "I
dati relativi al terzo trimestre dell'anno vanno letti come un
sonoro campanello d'allarme: lo sviluppo della nostra regione si
sta a poco a poco restringendo, con future conseguenze sugli
investimenti degli imprenditori nei campi dell'innovazione e
dell'internazionalizzazione, oltre che del capitale umano. Non
possiamo permettere che questo avvenga. Dobbiamo intervenire con
urgenza. Le aziende non possono difendersi da sole dallo
sconsiderato aumento dei costi dell'energia: occorre aiutarle,
per scongiurarne la chiusura" dice Il presidente di Unioncamere
Piemonte, Gian Paolo Coscia.
Il fatturato totale ha segnato un +10,5% e la componente
estera ha mostrato un aumento del 17,7%. La tenuta dell'attività
produttiva delle imprese piemontesi nel periodo luglio-settembre
2022 viene confermata anche dal grado di utilizzo degli impianti
(69,1%) che, pur subendo un leggero rallentamento, si mantiene
su livelli pre-pandemici. (ANSA).
Rallenta produzione in Piemonte, +1,7% nel terzo trimestre
Bene tessile e abbigliamento, in calo trasporti
