(ANSA) - CUNEO, 16 LUG - Una conferenza stampa nel letto del
fiume che non c'è più. I radicali di Cuneo hanno scelto oggi lo
Stura a secco per spiegare che "con siccità e cambiamenti
climatici dovremo conviver per decenni: si deve agire adesso".
Igor Boni, presidente nazionale di Radicali Italiani e Filippo
Blengino (segretario radicali Cuneo "Donadei"): "Surreale che
Regione o Provincia chiedano deroghe al deflusso minimo vitale
dei fiumi, perché non c'è acqua. L'emergenza siccità peggiorerà
in Piemonte, dove il 75% dell'acqua serve all'agricoltura. Ci
sono 115 mila ettari di riso nella province di Vercelli e Novara
che usano un sistema a immersione. Poi i 156 mila ettari di
mais, di cui 40 mila nel Cuneese, quasi sempre irrigati a a
scorrimento con poche eccezioni virtuose".
I Radicali hanno aggiunto: "Servono tecnologie migliori per
ridurre i consumi, sul mercato da decenni e usate nel
Mediterraneo. Inoltre vanno ridotte le coltivazioni
idro-esigenti come mais e riso, usando i miliardi del Pnrr per
sistemare gli acquedotti". Sugli invasi hanno concluso: "Bene
parlarne e agire, ma arriveranno tra troppi anni e c'è una
sproporzione evidente: consumiamo miliardi di metri cubi di
acqua, mentre gli invasi possono trattenerne appena qualche
milione". (ANSA).
Cuneo,Radicali:"Cambiare agricoltura per combattere siccità"
Conferenza nel fiume Stura scomparso. "Ridurre mais e riso"
