(ANSA) - TORINO, 06 LUG - "Lo stato di emergenza per siccità
decretato dal governo Draghi è un primo passo importante. Adesso
è necessario che anche il ministro Patuanelli dichiari
l'eccezionalità della calamità, perché si possano attivare le
misure previste per ristorare i danni del settore agricolo".
Così il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia,
torna a sottolineare l'esigenza che il governo metta in atto
tempestivamente tutte le iniziative utili per contribuire ad
alleviare le difficoltà che stanno subendo le imprese agricole a
causa della carenza idrica.
"I nostri tecnici sul territorio, una rete di 40 agronomi,
forestali, periti agrari, agrotecnici, veterinari - spiega -
hanno elaborato una proiezione dei danni della siccità: risulta
già compromessa oltre il 30% della produzione lorda vendibile.
Al netto di eventuali ulteriori aggravamenti che potrebbero
riscontrarsi qualora si registrasse un'ulteriore prolungata
assenza di precipitazioni, i mancati ricavi oggi assommano a 1,2
miliardi di euro solo per il Piemonte, con i maggiori danni
sulle produzioni cerealicole di mais, riso, ma anche a livello
di frutticoltura, orticoltura e viticoltura". Le piogge degli
ultimi giorni, che hanno anche portato vento forte e grandine
che in alcune zone hanno causato gravi danni, hanno in parte
attenuato gli effetti della siccità. "In alcune aree le
precipitazioni hanno raggiunto livelli di 40-45 millimetri di
acqua - aggiunge Allasia - che consentiranno la sopravvivenza
delle coltivazioni per un paio di settimane. In prospettiva -
conclude - dobbiamo impegnarci a costruire, in tempi rapidi, un
progetto di potenziamento della rete irrigua esistente di
costruzione di nuovi invasi: senza acqua non si può produrre".
(ANSA).
Siccità: Confagricoltura Piemonte, ora serve stato calamità
Presidente Allasia, danni al settore primario per 1,2 miliardi
