(ANSA) - TORINO, 20 GIU - Un incontro urgente per definire
le azioni che, nell'attesa dell'approvazione del "Piano lupo",
la Regione Piemonte può mettere in atto per contenere l'aumento
delle predazioni e il problema dell'avvicinamento del lupo alle
zone abitate è stato chiesto dal vicepresidente della Regione
Piemonte, Fabio Carosso, in una nota indirizzata al Ministro
della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Nelle scorse settimane il Ministero, in collaborazione con
Ispra e con i ricercatori del progetto Life Wolf Alps Eu, ha
reso pubblico, come viene ricordato, il primo monitoraggio
nazionale del lupo condotto tra il 2020 e il 2021. Si stimano
tra gli 800 e i 1.100 i lupi nelle regioni alpine, in
particolare in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta.
Nella lettera Carosso afferma che questi "numeri
preoccupanti richiamano la necessità di un tempestivo intervento
del ministero. La soluzione al problema non è ormai più
procrastinabile". La Regione ribadisce che sono "numeri
assolutamente insostenibili. Sono quotidiani gli avvistamenti
effettuati da residenti ed escursionisti anche in zone collinari
e di pianura. Gli esemplari censiti nel biennio 2020-2021 sono
con ragionevole certezza notevolmente aumentati.
Si continua a registrare un aumento di segnalazioni di
amministratori locali, associazioni di allevatori e pastori di
avvistamenti e attacchi anche ad animali domestici in aree
densamente popolate". "Non è più un fenomeno isolato per il
quale sono sufficienti azioni di protezione e dissuasione da
parte delle singole Regioni - conclude il Piemonte - ma un
fenomeno che richiede l'approvazione in tempi rapidi del 'Piano
lupo nazionale' e una strategia condivisa ed efficace per il
controllo di lupi e ibridi". (ANSA).
Lupo in Piemonte: chiesto un incontro urgente a Cingolani
Vicepresidente Regione, per definire azioni in attesa di 'Piano'
