(ANSA) - TORINO, 01 MAG - "Al lavoro per la pace! Perché la
guerra distrugge, il lavoro crea. Perché è un'economia di pace e
non di guerra che può permettere anche a Torino di ripartire,
città aperta al futuro e al cambiamento, che dà concretezza alla
speranza, che permette di mantenere e creare buon lavoro, nel
rispetto della dignità di ogni persona che lavora". Così dal
palco del primo maggio la segretaria della Cgil torinese, Enrica
Valfrè, intervenuta a nome di Cgil, Cisl e Uil al termine del
corteo per il lavoro.
"L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, che
condanniamo con tutte le nostre forze ci ha messi di fronte a un
modello economico, sociale, di relazioni tra Stati che si basa
su forza e sopraffazione", dice Valfrè, sottolineando che "gli
effetti della guerra si sommano alle tante debolezze precedenti,
sono già qui nella nostra città, e colpiscono soprattutto chi ha
meno. Aumentare i salari è la vera priorità - prosegue - e
davvero Bonomi pensa che sia un ricatto se un ministro dice che
gli incentivi devono andare solo alle imprese che rinnovano i
contratti? ".
Secondo Domenico Lo Bianco, segretario generale della Cisl
Torino-Canavese, nel "Primo maggio di Torino c'è tanta voglia di
riscatto e di rilancio. Dobbiamo costruire le condizioni per
dare una prospettiva di crescita al nostro territorio partendo
dai punti di forza che abbiamo e utilizzando al meglio i soldi
del Pnrr". (ANSA).
1 maggio: Valfrè (Cgil) 'guerra distrugge, il lavoro crea'
Lo Bianco (Cisl), 'c'è tanta voglia di riscatto e di rilancio'
