Intitolati a Matteo
Gastaldo, il vigile del fuoco 46enne morto con i colleghi Marco
Triches e Antonino Candido nell'esplosione del cascinale di
Quargnento nella notte tra il 4 e 5 novembre 2019, i giardini di
Gavi di fronte alla storica gelateria bar Matteo 1946, aperta
dal nonno e condotta dal fratello Alberto. Oltre ai familiari,
molte le autorità presenti. Il sottosegretario all'Interno Carlo
Sibilia ha ricordato i fatti e la drammatica causa che ha
portato ai 3 decessi, motivo per cui il Corpo Nazionale si è
costituito parte civile al processo. Dal direttore centrale dei
Vigili del Fuoco ing. Giovanni Nanni sottolineata la dedizione a
effettuare il proprio dovere con la massima abnegazione. Dal
prefetto Francesco Zito, vicinanza alla famiglia di Matteo e a
quella più grande e simbolica dei Pompieri, da sempre
espressione di valori profondi.
Il sindaco Carlo Massa, con emozione, ha tratteggiato il
Matteo "amico, uno di noi, con un forte senso del dovere e della
responsabilità, grazie anche alla divisa che portava
orgogliosamente e che lo ha incoraggiato a buttarsi nel
pericolo, quella sera di novembre, perdendo la vita". Alla
figlia Elena è stato consegnato il 'Riconoscimento al Merito
Matteo Gastaldo', istituito dal Lions Club Gavi e Colline del
Gavi.
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