(ANSA) - CUNEO, 02 FEB - Esche avvelenate nella campagna di
Cherasco, in provincia di Cuneo, forse per "eliminare" i cani da
tartufo dei concorrenti. Due i casi di avvelenamento registrati
a pochi giorni di distanza nel mese di gennaio su cui indagano i
carabinieri forestali, con i due cani ricoverati d'urgenza
presso una clinica veterinaria per convulsioni e forti tremori.
Il referto del veterinario ha confermato il sospetto di
avvelenamento per ingestione di sostanze tossiche.
"L'uso di esche avvelenate - ricordano i carabinieri
forestali - è purtroppo molto ricorrente nelle aree vocate alla
raccolta dei tartufi, dove soggetti senza scrupoli avvelenano i
cani dei trifulau rivali per dispetto o per interessi economici
legati alla raccolta del pregiato fungo ipogeo".
Nel primo caso di avvelenamento il cane è venuto in contatto
con le esche avvelenate durante la cerca dei tartufi, nel
secondo caso l'animale era a passeggio con la proprietaria in
un'area d'interesse per la raccolta. Le aree dove sono stati
mangiati i bocconi avvelenati sono state bonificate grazie ai
cani antiveleno dei carabinieri forestali, addestrati alla
ricerca di esche e carcasse sospette. Lasciare esche avvelenate
prevede una multa ma anche un processo penale. (ANSA).
Cani da tartufo avvelenati nel Cuneese, indagano i forestali
Due i casi nella zona di Cherasco. Carabinieri, si va sul penale
