L'Arcivescovo di Torino,
monsignor Cesare Nosiglia, ha visitato questa mattina l'Ospedale
Koelliker, con i suoi nuovi ambulatori pediatrici, portando i
suoi saluti ai degenti nei reparti e celebrando una messa in
ricordo delle persone morte in ospedale per il Covid.
Erano con lui padre Stefano Camerlengo - Superiore generale
dei Missionari della Consolata, don Paolo Fini, responsabile
della Sanità nella Diocesi, Guido Giubergia di Ersel, e Paolo
Monferino.
Per la funzione ha scelto la parabola della vite e dei
tralci, "che sono indissolubilmente legati", per evidenziare che
anche le persone che lavorano in ospedale devono essere unite e
lavorare insieme. "Solo l'unione porta frutti - ha affermato - e
questa unione per coloro che lavorano in ospedale è fatta di
disponibilità, ascolto e aiuto reciproco. Al centro di tutto c'è
la persona, che non ha bisogno solo di guarire dalla malattia,
ma ha necessità di accoglienza, di vicinanza, fratellanza e
sensibilità umana".
Nosiglia ha ringraziato Ersel dichiarandosi felice di
affidare alle loro mani il futuro del Koelliker.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA