I dati sul consumo di suolo in
Piemonte, al di sotto della media nazionale, "dimostrano come la
nostra regione sia un esempio virtuoso di tutela del territorio.
Prendersi cura della propria terra è un atto di responsabilità
verso le future generazioni. La priorità è quella di recuperare
le grandi aree abbandonate delle città per rilanciare l'economia
e diminuire il degrado urbano". A dirlo l'assessore regionale
all'Ambiente, Matteo Marnati, in occasione della Giornata
Mondiale della Terra, che ha come tema per questa edizione
'Ripariamo il nostro Pianeta'.
Un tema, quello della sostenibilità ambientale, messo al centro
anche in numerosi progetti presentati, a valere sul Recovery
Fund, dalla Regione Piemonte sui capitoli ambiente ed energia.
Un capitolo importante, nella lotta ai cambiamenti climatici, è
per la regione quello tutela del suolo. Stando ai dati del
Rapporto 2000 del Sistema Nazionale per la Protezione
dell'ambiente, riferito al 2019, per il Piemonte si stima un
consumo di suolo complessivo di circa 170.700 ettari pari al
6,72% della superficie totale regionale, valore percentualmente
inferiore al dato nazionale e tra i più bassi del nord Italia,
in particolare rispetto alle regioni confinanti. Inoltre
l'incremento netto di suolo consumato nel 2019 in Piemonte è
stato di 222 ettari, costante rispetto al 2018 e in flessione
rispetto agli anni precedenti, 552 ettari nel 2017 e 392 ettari
nel 2016.
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