Il 33% del traffico che entra in
Ztl di Torino nelle ore di punta del mattino è 'mordi e fuggi'.
E' quanto emerge da una campagna di rilevazione dei flussi
effettuata nel mese di ottobre in orario 8-10, con rilievi
manuali ai varchi da parte di una quarantina di operatori
incaricati da Sitec Italia, i cui dati sono stati analizzati da
5T e illustrati oggi in Commissione consiliare.
Dai rilievi emerge che, ad esclusione di Tpl e taxi, il 33% è
transito o permanenza al di sotto della mezz'ora, il 9% da 30
minuti a 2 ore, mentre il 58% dei transiti in ingresso non è
stato rilevato in uscita durante l'orario in esame, ossia si
tratta di permanenze lunghe. Quanto al tipo di permessi, il 45%
è stato un transito senza permesso, il 18% di Tpl o taxi, il 10%
di residenti in area Ztl e il 27% con altri permessi.
"I dati - sottolinea l'assessora Maria Lapietra - confermano
quello che abbiamo sempre detto, ossia le persone vanno in Ztl
per fermarsi e fare delle cose, e avvalorano le ipotesi che
avevamo fatto per la nuova Ztl, con l'obiettivo di eliminare
proprio il traffico mordi e fuggi. Con i modelli che avevamo
ipotizzato - aggiunge - chi resta in Ztl pagherebbe come adesso,
se non meno".
Lapietra ha quindi annunciato l'intenzione di proseguire con
monitoraggi di questo tipo "in maniera strutturale
infrastrutturando la città per questo".
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