È stato discusso stamani a Palazzo
di Giustizia il ricorso della difesa contro la decisione del
tribunale di disporre due anni di sorveglianza speciale per
Edgarda 'Eddi' Marcucci, 29 anni, l'antagonista torinese che nel
2017 si uni', in Siria, alle milizie curde che, fra l'altro,
combattevano lo Stato Islamico. La Corte d'appello si è
riservata la decisione.
"In aula - ha dichiarato Marcucci - sono stata dipinta come
una sorta di combattente specializzata, un pericolo per chiunque
abbia la sfortuna di trovarmi sulla sua strada. Sono basita.
Questa e altre argomentazioni confermano l'inconsistenza del
procedimento e, purtroppo, la consistenza del problema degli
organi giudiziari e polizieschi di Torino, che sono
completamente fuori controllo".
L'avvocato difensore, Claudio Novaro, ha spiegato "i reati e
gli episodi addebitati alla Marcucci sono bagatellari e non
rientrano fra quelli che possono giustificare una misura di
prevenzione". Davanti all'ingresso del palazzo di giustizia un
centinaio di antagonisti si sono raccolti in un presidio di
solidarietà.
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