"Auspichiamo che le decisioni del
Governo su Aspi-Autostrade per l'Italia siano inserite in un
corretto quadro giuridico e tengano conto di 3 elementi
fondamentali: la credibilità internazionale dell'Italia,
l'impatto economico e sociale sul mondo del lavoro e sulla
crescita del sistema infrastrutturale sempre più strategico per
il Paese e il valore sociale generato dalla redistribuzione
delle risorse delle Fondazioni azioniste a favore degli enti non
profit del territorio". Lo afferma il cda della Fondazione Crt
che detiene il 4,53% delle azioni di Atlantia.
La Fondazione Crt sottolinea che "un eventuale
depauperamento della capacità erogativa della filantropia per il
welfare, la cultura, l'istruzione, la ricerca, la tutela
dell'ambiente e altri ambiti di intervento cruciali per l'intera
collettività, significherebbe una riduzione della capacità di
sostegno verso i soggetti più fragili, mettendone a rischio la
tenuta proprio in un momento di forte criticità per il Paese".
Il cda ricorda che "il territorio ha beneficiato indirettamente
degli introiti costanti nel tempo derivanti dalla partecipazione
di Fondazione Crt in Atlantia, risalente a 20 anni fa e
pienamente coerente con la mission della Fondazione di
contribuire allo sviluppo del territorio anche attraverso
investimenti nelle infrastrutture".
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