Fermo dal 2019 guarda al futuro per
rimettersi in gioco, ma con una costante: "Voglio un club dove
posso avere l'ambizione di vincere. Non mi interessa che sia in
Italia o all'estero". Massimiliano Allegri torna a parlare e lo
fa con una lunga intervista al quotidiano spagnolo, Marca: l'ex
tecnico della Juventus apre anche alla Liga. "Allenare in
Spagna? Nessuno direbbe di no - dice Allegri - Due anni fa ero
stato contattato dal Real, ma ero alla Juve sotto contratto ed
ero anche molto legato a tutto l'ambiente bianconero".
Allegri ha parlato anche del campionato spagnolo e delle
differenze con quello italiano: "Nella Liga c'è più piacere per
il gioco, indipendente dal risultato. La squadra che subisce un
gol continua a giocare come se nulla fosse successo. In Italia
invece c'è maggiore attenzione alla tattica. La testa prevale
quasi sempre sul cuore. Credo che la Serie A sia più difficile
proprio perché i giocatori hanno meno possibilità di giocare
istintivamente".
Riflessioni anche sui singoli campioni, come Cristiano
Ronaldo: "Con lui la Juve ha fatto un salto in avanti, non ho
subbi su questo. Se lo vedo ancora in bianconero per molti anni?
Sì". Altro nome quello del bomber dell'Inter, Lautaro Martinez,
tra gli obiettivi di mercato del Barcellona. "La maglia
blaugrana è di quelle che pesano e serve personalità per
indossarla. Lautaro comunque ha le qualità per il successo. In
nerazzurro sta facendo bene, vediamo se potrà fare lo stesso
anche in Spagna".
"La Juve è costruita per vincere e vincere ancora. Solo per
quello - sottolinea il tecnico livornese parlando del suo ex
club -. Per questo penso che lo possa fare ancora per anni.
Nelle ultime stagioni in Europa ha fatto molto bene raggiungendo
due finali di Champions". Quanto al Milan, che domani affronta
la capolista a San Siro, Allegri ha detto che la squadra
rossonera "ha bisogno di un progetto forte e duraturo. Cambiare
radicalmente la rosa ogni stagione non ti permette di crescere".
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