"Non ho mai imposto nulla a mia
figlia. Né un fidanzato, né tantomeno un matrimonio". Lo ha
detto davanti ai giudici del Tribunale dei minori di Torino la
mamma della studentessa di origini egiziane di 15 anni tolta
alla famiglia perché promessa sposa ad uno sconosciuto di dieci
anni più vecchio.
La giovane, che ora è stata affidata a una comunità, per
evitare le nozze aveva tentato il suicidio e si era confidata
con una compagna di classe. L'adolescente aveva poi denunciato
quanto le stava accadendo al commissariato 'Barriera Milano'.
"La mia cliente - spiega il difensore Luca Guglielmotto -
ribadisce la sua assoluta disponibilità a farsi valutare come
potestà genitoriale e a farsi seguire dai servizi sociali".
"Voglio riabbracciare la mia bambina. Sono disperata", ha
detto la donna, indagata per maltrattamenti, che da più di un
mese non vede sua figlia. "Chiederemo alla Procura di sentire
anche gli altri figli della mia cliente e di fare luce su questa
vicenda", conclude l'avvocato.
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