Inizia dal Cottolengo, e dalla scuola per bambini difficili di don Andrea Bonsignori, la visita a Torino di Matteo Renzi.
"Questa scuola è l'esempio che oltre ai numeri, alla crescita del Pil c'è una dimensione umana che va alimentata e coltivata", osserva Renzi, primo premier a visitare il Cottolengo come ricorda padre Lino Piano, superiore generale della Piccola Casa fondata nel 1828 da San Giuseppe Cottolengo. "Grazie per l'invito - aggiunge -. Sono dispiaciuto di essere il primo premier a venire; di sicuro non sarò l'ultimo, anche se mi auguro che per il prossimo passerà altro tempo...".
Il premier ha risposto alle domande degli studenti. "Se fossi Harry Potter, e avessi la sua magia, vorrei una scuola più aperta, più attenta alle barriere architettoniche e in cui si facesse più sport", dice Renzi, a cui piaceva "abbastanza" andare a scuola. Non potevano mancare le domande sul calcio: é importante rimanere fedeli alla propria squadra del cuore: diffidate da chi la cambia...".
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