I Large Language Models, le
tecnologie di intelligenza artificiale avanzata incentrate sulla
comprensione e sull'analisi del testo, la più nota delle quali è
ChatGPT, sono già il presente della ricerca in campo medico.
"Nel nostro laboratorio - ha spiegato la professoressa Mihaela
van der Schaar, docente e ricercatrice all'Università di
Cambridge - stiamo lavorando per costruire Large Language Models
che possano essere affidabili e che possano essere potenziati
dalle conoscenze cliniche di cui disponiamo". Sempre
sull'intelligenza artificiale, "la seconda questione - ha detto
- riguarda il fatto di trovare soluzioni che mantengano la
riservatezza delle informazioni private dei pazienti e che siano
comunque in grado di interagire con questi Large Language
Models, per poter acquisire da questi modelli informazioni
potenti e pertinenti per il paziente specifico che si trova di
fronte al medico".
Van der Schaar, fondatrice e direttrice del Cambridge Center
for AI in Medicine (Ccam), considerata tra le massime esperte a
livello mondiale sull'intelligenza artificiale, è stata
protagonista del primo keynote speech durante la seconda
giornata del World Health Forum Veneto, in corso a Padova fino a
sabato 23 marzo. La scienziata ha parlato anche delle
potenzialità di 'Autoprognosis' - "che abbiamo costruito già da
qualche anno" - Si tratta di uno strumento "in grado di trattare
qualsiasi malattia a cui si possa essere interessati, dal cancro
alle malattie cardiovascolari, alla fibrosi cistica. Un medico,
senza bisogno di imparare a scrivere il codice software, può
inviare i dati del paziente ad AutoPrognosis e chiedergli una
previsione, oppure di costruire un modello di rischio, ad
esempio, per quello cardiovascolare o per il cancro. L'aspetto
positivo di questi modelli di apprendimento automatico è che
sono in grado di automatizzare il processo di selezione del
modello migliore. Si tratta di un software open source che tutti
possono utilizzare e su cui possono costruire, e spero che possa
davvero aiutare sia i medici che i pazienti".
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