I ministri del digitale del G7 si sono impegnati "a sviluppare principi guida e un codice di condotta internazionale per le organizzazioni che sviluppano sistemi avanzati di intelligenza artificiale". È quanto si legge nella dichiarazione congiunta seguita alla videoconferenza in cui sono stati discusse le opportunità e le sfide dei sistemi avanzati di IA, con particolare attenzione ai modelli di base e all'IA generativa nell'ambito del processo di Hiroshima sull'IA lanciato a maggio dai leader del G7.
Nella dichiarazione si sottolinea come l'elaborazione del codice di condotta sia "una delle priorità più urgenti per la società globale, dato il rapido ritmo di miglioramento di queste tecnologie". Da qui, l'urgenza di formulare dei principi guida che "costituirebbero la base per il codice di condotta".
I principi guida "potrebbero includere" l'impegno per le aziende a "segnalare pubblicamente le capacità, i limiti e gli ambiti di utilizzo appropriato e inappropriato dei modelli", a "lavorare per una condivisione responsabile delle informazioni" con i governi, la società civile e il mondo accademico, a "sviluppare e divulgare piani di gestione del rischio e misure di mitigazione, comprese le politiche sulla privacy e le politiche di governance dell'IA" e a "investire in solidi controlli di sicurezza", nonché a "dare priorità alla ricerca per mitigare i rischi sociali, ambientali e di sicurezza".
Un primo draft del codice di condotta verrà presentato in autunno per essere discusso dai leader del G7.
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