Il 'peso' della mobilità attiva
in Molise riguarda in maniera quasi esclusiva (90,5%) le
erogazioni di ricoveri e prestazioni specialistiche fornite
dalle strutture private accreditate. E' quanto emerge nel report
'La mobilità sanitaria interregionale 2021' della Fondazione
Gimbe. Tuttavia, non sempre la capacità attrattiva del privato
per i ricoveri ordinari e day hospital (88,5%), coincide con
quella della specialistica ambulatoriale (93,7%).
I dati forniti da Gimbe evidenziano che il Molise, nel
confronto tra i valori della mobilità attiva e quella passiva,
presenta un saldo positivo di circa 44 milioni di euro
(43.907.216) dovuto dalla differenza tra crediti (112.746.230) e
debiti (68.839.014) riconducibile nella quasi totalità alle
strutture private convenzionate. Numeri che, in base alla
popolazione residente al 31 dicembre 2021, hanno collocato il
Molise al primo posto per saldo pro-capite attivo (150 euro).
L'altra faccia della medaglia, però, indica che, riguardo alla
mobilità passiva, la spesa pro-capite del Molise è tra le più
alte d'Italia, seconda solo alla Basilicata. "Il volume
dell'erogazione di ricoveri e prestazioni specialistiche da
parte di strutture private - ha spiegato Nino Cartabellotta -
varia notevolmente tra le Regioni ed è un indicatore della
presenza e della capacità attrattiva delle strutture private
accreditate, oltre che dell'indebolimento di quelle pubbliche".
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