L'aumento dei tassi di
interesse deciso dalla Bce in questa seconda parte dell'anno, "a
cui dovremo sicuramente aggiungere il nuovo incremento che verrà
introdotto il prossimo 15 dicembre", comporterà tra il 2023 e il
2022 un aggravio degli oneri sui prestiti alle imprese italiane
di circa 15 miliardi di euro. A segnalarlo è l'Ufficio studi
della Cgia. Questa stima è stata 'costruita' ipotizzando un
aumento medio dei tassi di interesse del 2 per cento tra il 2023
e il 2022. Le stime 2023 della Cgia indicano per il Molise
maggiori costi per interessi pari a 29 milioni di euro. A
livello provinciale per Campobasso si valuta un aumento di 19,6
milioni di euro, +9,5 mln per Isernia. "Gli aumenti dei tassi di
interesse - osserva l'Associazione degli artigiani di Mestre -
avranno anche ricadute negative sulla spesa delle famiglie,
sugli investimenti delle imprese e sul costo del debito
pubblico".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA