"Vengono a proporre soluzioni a
problemi che loro stessi hanno creato. Di fronte a questa
situazione, abbiamo l'ambizione non di fare promesse ma di
assicurare tre cose fondamentali: competenza, serietà e,
soprattutto, la coerenza, cosa che in politica non esisteva
più". Così Rossano Pazzagli, docente di storia moderna
all'Unimol, candidato al senato per Unione Popolare, a Termoli
nel corso di un suo intervento riferendosi ai candidati del
centrodestra Lotito e Cesa.
"Abbiamo visto persone elette in un partito e il giorno dopo
passate in un altro. Abbiamo visto partiti che sono stati nella
maggioranza che sono passati all'opposizione e viceversa,
abbiamo visto un modo di fare politica legato ad esigenze del
potere e non ai bisogni e desideri dei cittadini e, aggiungo,
dei territori perchè tutti noi abitiamo da qualche parte. E i
luoghi dove viviamo, lavoriamo sono importanti, devono essere
rappresentati adeguatamente da chi li conosce".
Pazzagli denuncia: "Il Molise, anche in questa campagna
elettorale, è vittima di una colonizzazione politica che va
rifiutata con il voto, non votando quelli che qui sono calati
dall'alto, che sono venuti da fuori, sono venuti a cercare un
posto di potere perchè considerato un collegio sicuro. Il punto
è quanto si vuole davvero ridare voce a territori che l'avevano
perduta. Perchè il Molise ha perso voce, perchè i piccoli paesi
hanno perso voce", conclude Pazzagli.
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