(ANSA) - TERMOLI, 23 FEB - Seimila ricci di mare sequestrati
e 6 pescatori sanzionati con provvedimenti amministrativi di 2
mila euro ciascuno. In 8 giorni di controlli, gli uomini del
Reparto Aeronavale (Roan) di Termoli hanno messo a segno due
operazioni alle Isole Tremiti volte a bloccare il "business"
legato alla pesca dei ricci di mare nell'area marina protetta
delle Diomedee.
Le normative nazionali consentono la commercializzazione di 50
esemplari al giorno mentre i finanzieri della città, la scorsa
settimana hanno sorpreso due pescatori sportivi con 2 mila ricci
appena pescati e, oggi, altre 4 persone con 4 mila ricci. Si
tratta di "sportivi" che arrivano da Trani e dintorni
solitamente con "ordinativi" già in tasca per poter smerciare il
prodotto freschissimo che viene rivenduto senza i controlli
igienico-sanitari a 1 euro a pezzo. Un fenomeno che va ad
alimentare il mercato nero dei "paracentrotus lividus.
I 4 mila ricci pescati alle Tremiti abusivamente sono stati
rigettati in mare ancora vivi dal Roan e avrebbero avuto un
valore commerciale di 4 mila euro. Per i pescatori sono scattate
sanzioni amministrative di 2 mila euro ciascuno.
Il Roan ha messo in atto un vero e proprio "giro di vite" per
bloccare la pesca di frodo nell'arcipelago tremitese, divenuto
meta sempre più di sovente di pescatori della provincia di Bari
che, per far quadrare i conti a fine mese, raggiungono la
riserva marina protetta per pescare i ricci di mare e rivenderli
"in nero". (ANSA).
In trasferta da Trani a Tremiti per furto 6 mila ricci mare
Sequestrati da Roan e sanzioni amministrative per 6 pescatori
