(ANSA) - LANCIANO, 08 GEN - Sit in questa mattina dinanzi
all'ospedale Renzetti di Lanciano (Chieti), convocato dai
sindacati Nursind, Nursing Up e Cigl, per protestare contro lo
spostamento di infermieri e operatori socio sanitari dagli
ospedali di Lanciano e di Ortona a Chieti per aprire un reparto
covid. Presenti alla manifestazione i responsabili delle sigle
sindacali, Vincenzo Pace, Patrizia Bianchi e Carmine Sgarbarro.
Si tratta di 17 infermieri e 10 Oss, la cui assenza ha
determinato l'accorpamento di reparti sia al Renzetti sia al
Bernabeo di Ortona, dove le attività chirurgiche sono
interrotte.
Al sit in ha preso parte anche il sindaco di Lanciano Filippo
Paolini. "Quanto accade non va bene. Non si può chiudere un
ospedale per mantenere una struttura covid. Ho chiesto un
incontro all'assessore regionale Nicoletta Verì. Assumano altre
persone con fondi covid. Il Ministero ha dato le direttive. Ci
sono graduatorie, si prendano quelle. Accorpare Otorino e
Chirurgia di Lanciano per portare personale a Chieti non mi
sembra una cosa corretta di gestione in un momento difficile.
Praticamente non si fa più niente e non si opera né a Lanciano
né a Ortona, e si è costretti ad andare a Pescara - aggiunge
Paolini. Chiariscano se siamo Dea di primo livello, e se sì
manteniamo tutto. La Asl deve gestire l'emergenza con fondi che
ci sono. Non si chiude un ospedale".
Alla protesta presenti anche il consigliere regionale
Francesco Taglieri (M5S) e i consiglieri comunali di
centrosinistra di Lanciano Leo Marongiu, segretario provinciale
del Pd, e Giacinto Verna (Progetto Lanciano). (ANSA).
Sanitari'spostati'a Chieti, protesta davanti ospedale Lanciano
Sindaco Paolini 'non si opera né qui né a Ortona, assumano!'
