Dieci velivoli, 30 ore di volo, 35
squadre di ricerca e soccorso a terra e 50 uscite per 'Grifone
2018', esercitazione di ricerca e soccorso a carattere
internazionale, interforze e interagenzia, giunta all'11/a
edizione, che si concluderà domani a Campochiaro (Campobasso).
Pianificata per addestrare la capacità di proiezione di comando,
controllo e coordinamento degli assetti aerei in caso di
incidente di volo, si è rivelata ottimo banco di prova per
testare le abilità delle forze armate, corpi armati e agenzie
dello Stato di intervenire, in maniera congiunta, in caso di
pubblica calamità o ricerca di dispersi in montagna. Tra gli
obiettivi favorire la reciproca conoscenza e lo sviluppo di
procedure comuni sviluppando un linguaggio unico che permetta di
gestire le operazioni di ricerca e soccorso con la massima
tempestività, riducendo al minimo i rischio di un incidente e
standardizzando le procedure investigative che permettono di
risalire alle cause.
Inoltre, grazie alla collaborazione con l'Università di
Urbino, Arpa Marche e Polizia di Stato, è stato adottato un
nuovo approccio multidisciplinare per la gestione ambientale e
psicologica di un post incidente aereo. L'attività investigativa
è stata supportata dal lavoro dei 'Fucilieri dell'Aria' del 16/o
Stormo, responsabili della messa in sicurezza della zona
interessata dall'incidente. Pianificata e condotta
dall'Aeronautica Militare nel quadro dell'accordo di
cooperazione tra Italia, Francia e Spagna 'Search and Rescue
Mediterraneo Occidentale', ha visto la presenza anche di
osservatori stranieri di Qatar, Kuwait, Libano, Bosnia
Herzegovina, Serbia, Usa, Austria e Spagna.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA