Mantenere elevato il livello di
attenzione, dando pieno corso alle attività di prevenzione
previste dai piani locali di protezione civile. E' l'indicazione
che arriva alla Commissione nazionale Grandi Rischi a seguito
del terremoto in Molise, sottolineando che non si può "escludere
la possibilità di terremoti con magnitudo più elevata".
La Commissione si è riunita ieri pomeriggio, su richiesta del
Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e
presieduta dal presidente Gabriele Scarascia Mugnozza, in
seguito alla scossa di magnitudo 5.1, e alle successive
repliche, nella provincia di Campobasso con epicentro nei comuni
di Montecilfone, Larino e Guglionesi.
Nel corso della riunione la Commissione ha sottolineato che
"la sequenza mostra un rapido e progressivo aumento del tasso di
sismicità a partire dal 11 agosto", segnalando, inoltre, che "il
contesto tettonico non permette di escludere la possibilità di
terremoti con magnitudo più elevata". Sulla base di queste
informazioni, il Capo Dipartimento, Angelo Borrelli ha dato
indicazioni alle autorità locali di protezione civile di
mantenere elevato il livello di attenzione, dando pieno corso
alle attività di prevenzione previste dai piani locali di
protezione civile, compresa l'informazione della popolazione da
parte degli organismi competenti, sensibilizzando i privati
sull'importanza delle verifiche strutturali sugli edifici di
proprietà.
Il Capo Dipartimento, inoltre, ha invitato gli enti preposti
a raccogliere e a valutare, quanto prima, i dati disponibili
sulle verifiche sismiche già effettuate su edifici di interesse
pubblico e infrastrutture e, laddove mancassero, a provvedere al
più presto al loro completamento.
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