"La mia Semiramide sarà un'opera
intima e psicologica che mette in scena i rapporti familiari tra
le persone indipendentemente dal loro sesso e vede nella
protagonista una donna che, per fare carriera in un mondo di
uomini, abbandona il figlio". Così il regista inglese Graham
Vick intervistato a pochi giorni dalla prima della Semiramide di
Rossini che andrà in scena l'11 agosto al Rof di Pesaro nella
versione integrale curata da Elberto Zedda e Philip Gosset, per
la direzione d'orchestra di Michele Mariotti.
Regista sempre in grado di far discutere per le sue messe in
scena di volta in volta amatissime o detestate, Vick ha scelto
questa volta di offrire allo sfondo dell'opera la cameretta di
un bambino: Ninia, il figlio di Semiramide, che tornato in
patria a 20 anni ripercorre quasi fosse una seduta
psicoterapeutica i suoi traumi infantili, quando a cinque anni
aveva visto uccidere il padre. "Il libretto dell'opera non è
realistico - conferma Vick - e dunque è una scenografia che può
funzionare".
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