Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura
Una sala del Consiglio comunale di
Pesaro gremita ha dato il benvenuto alla prima versione del
Peba, il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche
presentato dall'Amministrazione in occasione della Giornata
internazionale delle persone con disabilità. "Un momento
fondamentale per far crescere la cultura inclusiva ed equa nella
nostra comunità; un passo importante verso una Pesaro, Capitale
dell'accessibilità", ha detto Marco Perugini, presidente del
Consiglio comunale con delega al Peba, in apertura dei lavori.
L'obiettivo, ha aggiunto Perugini, è "fare in modo che questo
strumento di programmazione sia usato come guida da ogni ufficio
comunale in primis, per rendere più accessibile il territorio,
stilare il calendario, le tempistiche e le risorse necessarie
agli interventi programmati sulla base delle priorità concordate
con i vari attori di volta in volta coinvolti. E iniziare,
ciascuno per la sua parte in un'ottica di corresponsabilità, a
un cambiamento di visione e comportamenti" Il presidente del
Consiglio comunale ha ricordato che, al termine del periodo
previsto per le osservazioni (gennaio 2024), il Piano sarà
discusso e votato dal Consiglio comunale per poi entrare in
vigore.
Perugini ha illustrato "L'abaco di soluzioni progettuali"
insieme all'ingegnera Elena Bellu, consulente dell'Università
Politecnica delle Marche a cui il Comune ha affidato l'incarico
per la redazione del Piano e delle sue strategie d'azione. "Il
progetto finale restituirà la programmazione di interventi-tipo
su alcuni percorsi prioritari, risultato di una strategia
coerente con i piani sovraordinati e concorde alle richieste del
territorio - ha spiegato Bellu. Elaborato per il territorio
comunale è stato strutturato in sinergia con gli uffici perché
fosse parte di una strategia urbana e politica più ampia» ha
spiegato l'ingegnera. Sin da ora (il Piano sarà in evoluzione
costante), "consente di rilevare e classificare le barriere
architettoniche presenti lungo un percorso o in un'area
pubblica, individuare proposte progettuali di massima e stimare
i costi, attraverso un abaco di soluzioni, poi utilizzate nella
programmazione dei lavori pubblici e di manutenzione secondo le
priorità che il Comune si dà, per ottimizzare tempi e risorse.
Basato sul sistema informativo geografico (GIS), resta in mano
all'Amministrazione per la sua attuazione, la stessa lo aggiorna
e ne verifica l'andamento nel tempo".
La costruzione del Piano "è partita dalla maglia di percorsi
pedonali della città e dalla mappatura degli abitanti per
costruire il sistema di percorsi strutturali, «Quelli che
connettono il maggior numero di abitanti e il più alto numero di
funzioni principali (calcolandone tempi e distanze)". Dopo aver
"unito e filtrato quanto emerso nel processo di ascolto (durato
mesi; e che ha previsto interviste a 14 associazioni, incontri
con 30 rappresentanti e la somministrazione di questionari a 626
studenti di 4 plessi scolastici di Pesaro e a 72 dei presenti
agli Stati generali), - fa sapere il Comune - è stato elaborato
un quadro che riporta all'attenzione dell'amministrazione alcuni
temi critici utili per l'abaco di interventi e indicazioni
puntuali, le "priorità" richieste all'Amministrazione.
"Il processo ha anche verificato il grado di accessibilità
urbano di percorsi, aree e funzioni urbane strategiche emerse -
ha aggiunto Bellu -, con il rilievo di ogni tratto e la
descrizione dell'eventuale presenza di ostacoli e criticità (in
parte indicate dal percorso partecipativo). A ciascuna, il Piano
fa corrispondere una serie di azioni operative utili
all'abbattimento con i relativi costi". Ed è qui che
intervengono gli uffici comunali (lavori pubblici, manutenzioni,
vigili urbani…), «Chiamati a verificare la completezza delle
informazioni per definire le priorità (dato da una sommatoria
dei costi operativi per l'abbattimento, del grado di
pericolosità e delle risultanze del processo partecipato)» ha
concluso Bellu.
In collaborazione con Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura
Ultima ora