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Approvata legge che disincentiva mobilità consiglieri tra Gruppi

Approvata legge che disincentiva mobilità consiglieri tra Gruppi

Chi lascia Gruppo d'elezione decade da incarichi in Commissioni

ANCONA, 09 aprile 2024, 16:42

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

I consiglieri regionali che lasciano il Gruppo consiliare a cui appartenevano al momento della loro elezione devono decadere dagli eventuali incarichi a cui sono stati eletti in Ufficio di presidenza dell'assemblea consiliare o all'interno delle commissioni consiliari permanenti. Lo prevede la legge di modifica statutaria che ha avuto il via libera unanime dall'aula in prima lettura, relativa ai cambi di Gruppo. I contenuti della proposta di legge, a iniziativa dei consiglieri Marta Ruggeri (prima firmataria, M5s), Renzo Marinelli e Lindita Elezi (Lega), Carlo Ciccioli e Andrea Assenti (FdI), Jessica Marcozzi (FI), Andrea Biancani e Fabrizio Cesetti (Pd) - sono stati illustrati all'aula dai relatori di maggioranza e opposizione, rispettivamente Assenti e Ruggeri.
    "Con grande soddisfazione posso comunicare che oggi è stata approvata all'unanimità in Consiglio regionale la legge statutaria contro i cambi di casacca, che avevo depositato a inizio febbraio scorso", dichiara Ruggeri. La legge è stata "condivisa da tutte le forze politiche in corso d'esame legislativo e ispirata a norme già introdotte nel regolamento del Senato della Repubblica nel 2017 e poi rinforzate con successive modifiche approvate nel 2022". Le modifiche allo statuto, aggiunge, "rappresentano, in linea con quanto già in vigore nella più alta assemblea legislativa nazionale, il Senato della Repubblica, una forma di sanzione nei confronti di quei consiglieri che decidono di cambiare gruppo consiliare nel corso della legislatura. Infatti, la legge statutaria approvata oggi prevede che tali consiglieri decadano dai ruoli a cui sono stati eletti in Ufficio di presidenza dell'Assemblea legislativa o nelle commissioni consiliari permanenti laddove decidano di cambiare il gruppo consiliare a cui appartenevano al momento dell'elezione, e questo proprio perché eletti in quei ruoli come espressione di quei gruppi che hanno deciso di lasciare".
    "Uno dei maggiori mali della politica italiana - conclude Ruggeri - è senza dubbio quello del trasformismo politico, e la nostra regione purtroppo in questo senso non fa eccezione. La legge statutaria approvata oggi, per questo motivo, punta a penalizzare attraverso delle misure mirate chi tradisce la fiducia degli elettori che lo hanno sostenuto per perseguire solo i propri interessi personali, e avrà la funzione di deterrente per questi comportamenti". La "legge statutaria contro il trasformismo politico non comporterà spese per il bilancio regionale e sarà applicata a partire dalla prossima legislatura regionale".
    "Una modifica dello Statuto della Regione - rimarca Assenti - per disincentivare la mobilità consiliare in sede di assemblea legislativa regionale, prevedendo la decadenza dalle cariche di componenti dell'Ufficio di presidenza del Consiglio e dalle cariche di Presidente e di Vicepresidente delle commissioni consiliari permanenti dei consiglieri che entrano a far parte di un gruppo consiliare diverso da quello al quale appartenevano al momento dell'elezione". "Si tratta già di una buona prassi che, ora, vogliamo normare. - prosegue Naturalmente, se il cambio di gruppo avviene per un deliberato dal gruppo di provenienza o non avvenga a seguito di scioglimento o fusione del proprio gruppo con altri gruppi consiliari. In più, si è deciso di applicare quanto deciso anche nel caso del Presidente del Consiglio. - ricorda ancora Assenti - Una volta completato l'iter di approvazione di questa modifica statutaria, si avrà una garanzia maggiore per i ruoli di maggioranza ed opposizione che andrà in vigore a partire dalla prossima legislatura e non da questa.
    Credo sia una modifica di buon senso". "Ringrazio tutti i componenti della Commissione e l'intera Assemblea legislativa delle Marche per aver dato corso, nei tempi opportuni, - conclude - all'approvazione di questa proposta di legge regionale".
   

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