Per la Macroregione
adriatico-ionica (Eusair) è arrivato il momento di "premere
sull'acceleratore" e puntare sulla concretezza, altrimenti
rischia di restare l'ennesimo "contenitore vuoto". È l'appello
lanciato dall'assessore con delega alle politiche comunitarie
della Regione Marche, Manuela Bora, a Bruxelles per partecipare
alla Settimana europea delle regioni e delle città.
"Le Marche hanno da sempre creduto molto nella macroregione:
inizialmente hanno avuto un ruolo proattivo nella costruzione
della strategia e ora svolgono un compito di coordinamento"
spiega Bora. "Io credo che i vantaggi siano numerosi. Penso a
due dei quattro pilastri della strategia: pesca e turismo (gli
altri sono interconnesione e qualità ambientale, ndr), ed è su
quelli che concentreremo le nostre risorse - continua - è
arrivato però il momento di premere sull'acceleratore e iniziare
a dare concretezza a questa strategia.
Per farlo è necessario lavorare in gruppo, e fare in modo che
le autorità di gestione delle varie regioni si incontrino" "per
fare sinergia fra i vari fondi" di finanziamento disponibili e
"individuare quali sono i progetti strategici" da realizzare.
"Credo che ora manchi proprio la concretezza" continua
l'assessore, che ha le deleghe anche a internazionalizzazione e
pesca. "Il fatto che ci sia grande confusione e che i cittadini
non ne capiscano l'utilità è molto problematico, "c'è il rischio
che rimanga uno dei tanti contenitori vuoti che poi non portano
benefici sul territorio. Spero che da oggi si inizi a lavorare
insieme per arrivare a dei risultati concreti" conclude.
In Italia, oltre alle Marche, sono coinvolte in Eusair anche
Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo, Molise, Umbria,
Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Trentino Alto-Adige e Friuli
Venezia Giulia.
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