Parte oggi da Ancona "Sui passi di
Francesco. In cammino per l'accessibilità e la pace", un viaggio
fino a Roma che in vista del Giubileo 2025 vuole promuovere il
pellegrinaggio inclusivo. Fino al 29 maggio, un gruppo di 10
viaggiatori - di cui 6 in sedia a rotelle, 2 ipovedenti in
tandem a guida assistita e 2 in bici - affronterà un percorso
che ricalca il peregrinare di San Francesco. Dopo 11 tappe che
attraversano 3 regioni - Marche, Umbria e Lazio - l'arrivo sarà
a San Pietro dove i viaggiatori incontreranno papa Francesco
all'udienza del mercoledì. Lungo il percorso i viaggiatori
visiteranno alcuni Centri di eccellenza sulle disabilità
sensoriali e si fermeranno nelle Unità spinali di Ancona,
Perugia, Roma per incontrare le persone con lesioni midollari e
dare loro un messaggio di speranza: la vita non si ferma anche
se le gambe non possono muoversi. Le Marche sono il
il primo scenario di questa avventura, con quattro tappe che
seguiranno "La Via di Francesco per Gerusalemme", da Ancona a
Marischio passando per il Parco Regionale del Conero, Camerano,
Aspio Terme, San Biagio, Osimo, Filottrano, San Paolo di Jesi,
Cupramontana, San Isidoro, Domo, Poggio San Romualdo,
Albacina-Borgo Tufico, Dante Campo dell'Olmo, Fabriano, per 140
chilometri. I viaggiatori, che si muoveranno in ogni condizione
climatica, sia su strade asfaltate sia su sterrati, saranno
ospitati e sostenuti da varie realtà del territorio. Tre le
soste significative nelle prime 48 ore: ad Ancona, l'Unità
spinale presso l'Ospedale di Torrette e il Museo Omero; ad
Osimo, la Lega del Filo d'Oro. Ma anche i borghi, i paesaggi
naturali e i tesori d'arte saranno protagonisti delle scoperte
di questo viaggio all'insegna dell'inclusione, che ha tra i suoi
obiettivi anche la promozione del turismo lento e accessibile.
L'idea nasce da Free Wheels, organizzazione di volontariato
impegnata a diffondere il turismo accessibile, affiancata da
NoisyVision, associazione fondata da Dario Sorgato e dedicata
alle disabilità sensoriali, tra cui l'ipovisione e l'ipoacusia.
Il promotore di Free Wheels è Pietro Scidurlo, in sedia a
rotelle dalla nascita, che nel 2012 ha percorso il Cammino di
Santiago in hand-bike e da allora si è dedicato alla mission
dell'accessibilità. "Il turismo lento è prezioso per l'economia
del territorio e per il benessere degli individui - ha spiegato
oggi durante la conferenza stampa di presentazione, presso
l'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche -. Noi
insistiamo a proporre queste esperienze itineranti in gruppo
perché è importante che le persone possano vivere non solo il
cammino ma anche la condivisione, però ogni volta ci scontriamo
con la difficoltà di trovare strutture e servizi accessibili. Il
territorio delle Marche ci ha commosso con la sua disponibilità,
ci siamo sentiti i benvenuti ancora prima di arrivare, e siamo
convinti che il nostro messaggio stia trovando ascolto ed
accoglienza". La Sosd Unità Spinale dell'Azienda Ospedaliero
Universitaria delle Marche, attiva dal 2010, spiega il suo
responsabile, dottor William Capeci, "si avvale di un team
multidisciplinare (medico, infermieristico e riabilitativo)
altamente specializzato e di tecnologie innovative, per
realizzare complessi programmi assistenziali e riabilitativi
avanzati, con la mission di dare alla persona che ha subito una
lesione del midollo spinale
l'opportunità di riprogettare una vita in autonomia, inclusiva e
senza discriminazioni. Sono proprio le Unità Spinali che
realizzano un percorso di cura globale per accompagnare dalla
condizione di paziente a quella di soggetto nuovamente
protagonista della propria vita". Secondo il direttore generale
dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, Armando
Marco Gozzini, l'iniziativa di Free Wheels e NoisyVision
"rientra a pieno titolo nella cultura inclusiva per cui la
nostra Unità Spinale si adopera". A viaggiare da Ancona ad
Assisi sarà anche una giovane ipovedente, Giulia Oblach, di
NoisyVision, che pedalerà su uno speciale tandem a guida
posteriore della Ol3bike insieme a Tiziano, marito di una
viaggiatrice in sedia a rotelle. "La grande partecipazione ad
esperienze di turismo sensoriale, con partecipanti di tutti i
tipi - ha osservato -, conferma che lavorare sull'inclusione,
sulla valorizzazione e l'accoglienza dei modi di essere di
ognuno, è la strada per costruire il futuro".
Per Rossano Bartoli, presidente della Fondazione Lega del Filo
d'Oro (dove i viaggiatori saranno ospiti per la prima notte), si
tratta di "un'iniziativa all'insegna dell'inclusività,
dell'amicizia e dei valori che da 60 anni guidano il nostro
operato". Il presidente del Museo Omero Aldo Grassini ha
sottolineato "da turista" che "viaggiare per una persona con
disabilità è parte integrante della propria vita e non un di
più". In un messaggio il vice presidente della Giunta regionale
Marche e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini ha
ricordato, tras l'altro, gli "oltre 139mila euro" messi a
disposizione dalla Regione "per protesi e ausili per attività
sportive amatoriali" e l'impegno dell'ente "per l'inclusione
lavorativa e scolastica delle persone con esigenze fisiche e
sensoriali, per una maggiore indipendenza delle persone sorde,
progetti di turismo accessibile, oltre ai contributi alle
famiglie e ai caregiver delle persone in condizione di
disabilità gravissima.
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