Entro il 30 giugno 2024 tutti
coloro che usufruiscono del contributo di autonoma sistemazione
o vivono nelle casette Sae, Mapre o altre soluzioni di emergenza
post sisma 2016 hanno l'obbligo di presentare il progetto di
riparazione della propria abitazione, salvo che non esista un
legittimo impedimento. La mancata presentazione delle domande di
contributo entro il predetto termine determinerà la sospensione
del Cas o la cessazione della gratuità delle misure di
assistenza abitativa eventualmente fruite. Lo fa sapere la
struttura commissariale.
In ogni caso dalle 11 di domani, 5 aprile, sarà riattivata la
piattaforma informatica Sem, prosegue la Struttura, attraverso
la quale presentare la dichiarazione per il mantenimento dei
requisiti dei benefici di assistenza abitativa per l'anno 2024,
a favore dei cittadini colpiti dagli eventi sismici del 2016.
"Se il 2023 è stato l'anno del cambio di passo nella
ricostruzione, - afferma il commissario Guido Castelli - nel
corso del 2024 dovremo concentrarci per consentire ai cittadini
che, a causa del sisma, sono stati privati della prima
abitazione di rientrare il prima possibile nelle loro case".
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