Nelle Marche va disperso il 34,4%
di acqua potabile dalle reti idriche, su un volume immesso in
rete pari a 154,3 milioni di metri cubi. È quanto emerge dal
report Istat sull'acqua con dati riferiti al 2022 rese note in
occasione della Giornata mondiale dell'acqua. L'Italia
complessivamente perde il 42,4% dell'acqua immessa in rete.
Nelle Marche le reti di distribuzione erogano ogni giorno, per
gli usi autorizzati 187 litri di acqua pro capite, per un totale
di 101,3 milioni di metri cubi.
Nelle Marche inoltre 4 famiglie su 100 lamentano irregolarità
nell'erogazione dell'acqua e 25 su 100 non si fidano dell'acqua
del rubinetto, dato comunque più basso della media nazionale che
è 28,8%. E anche se la maggior parte si dichiara comunque
abbastanza soddisfatta del servizio idrico, nella regione
cresce, +9,6%. il prelievo di acque minerali.
Tra le città, quella più virtuoso è Macerata con 13,9% di
acqua dispersa, un dato che la pone ai primi posti della
classifica nazionale dell'Istat. Quella invece dove viene
sprecata più acqua è Pesaro con 36,9%, seguita da Ancona
(31,2%), Fermo (27,3%), Ascoli Piceno (24,5%).
I marchigiani, che hanno conosciuto frane, terremoti e
alluvioni, sono inoltre sempre più preoccupati per il dissesto
idrogeologico.
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