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Al via Popsophia, che esplora 'Lo sguardo del Male' ad Ancona

Al via Popsophia, che esplora 'Lo sguardo del Male' ad Ancona

Dal Signore delle mosche a Squid Game fino all'odio on line

ANCONA, 22 marzo 2024, 12:56

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal Signore delle Mosche a Squid Game, il male che ci portiamo dentro e quello che siamo incapaci di non vedere ha preso residenza alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Ieri sera ha preso il via il festival Popsophia attorno alle riflessioni sulla spettacolarizzazione del male e della crudeltà, dei pensieri distruttivi e della malìa dello sguardo.
    Del calendario fa parte anche la mostra Pentagon, una riflessione filosofica attorno a figure geometriche e razionali che raccolgono il testimone del pensiero pitagorico e non solo e con la dissertazione del professore Roberto Cresti attorno alla filosofia di Niccolò Cusano e all'uomo Vitruviano.
    "Finalmente abbiamo il primo festival nazionale di Popsophia ad Ancona" il commento dell'assessora alla Cultura Anna Maria Bertini. In serata ad entrare nel viaggio attorno alla crudeltà umana è stata la direttrice artistica Lucrezia Ercoli che attraverso un percorso fra cinema, letteratura e serie tv ha anticipato il cammino di 4 giorni che porterà lo spettatore del festival verso un viaggio alla ricerca dei fenomeni del lato oscuro e crudele. "Non un tema consolatorio - ha spiegato Ercoli -, ma una riflessione attorno alla nostra posizione di spettatori, di vittime e carnefici è un'esigenza del contemporaneo. Perché il male di cui parliamo non è il male del mondo, ma un male propriamente umano, che ci appartiene".
    Si è parlato di letteratura (Il signore delle mosche di William Goldin), dell'Effetto Lucifero, esperimento dello psicologo Philip Zimbardo, simulando una situazione di guardie e carcerati tra studenti. E ancora crudeltà e malvagità nelle serie Tv e nel cinema, fino a quello "sciame" di odio online che travolge la comunicazione sui social e che fa passare in un attimo l'utente da follower ad hater. Ad "alleggerire", ma solo nella forma lo spettacolo lo scrittore e musicista Ivan Talarico con i suoi "racconti" di male, dalla vita domestica all'ansia della dimostrazione di dover viaggiare ed essere impegnato.
    Il festival entra oggi nel vivo con le rassegne e il primo dei philoshow: alle 18 arriva Alice Valeria Oliveri sulla spettacolarizzazione della morte nella tv del trash, a seguire Salvatore Patriarca (ore 18.30) che esplora invece il male come scelta attraverso filosofia, cinema e televisione e chiude la terna pomeridiana Eugenio Radin (alle ore 19) che offre la sua riflessione sul terreno delle argomentazioni online, ravvisando il "male" nel combattere anziché dibattere. Alle 21.15 il primo dei philoshow dal titolo "Il male del nostro tempo. Nichilismo, scontentezza, canzonette", con ospite Marcello Veneziani. Sabato 23 marzo invece è dedicato alle distopie e all'intrattenimento ad alta tensione con Diego Castelli, Gennaro Carillo, docente di Storia del pensiero politico all'Università di Napoli che parlerà di cospirazionismo e post verità, Davide Bennato, Michele Bellone i con un philoshow fra immaginari diventati leggendari: 1984 di George Orwell, Arancia Meccanica, Brazil, Black mirror.
   

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