"Senza il superbonus o eventuali
aumenti di contributi, possiamo dire anche addio alla
ricostruzione post terremoto del Centro Italia": a dirlo
all'ANSA sono i sindaci di alcuni dei borghi marchigiani più
distrutti, come Arquata del Tronto, Camerino, Castelsantangelo
sul Nera, Visso, Ussita e Muccia.
"Il superbonus è nato male e rischia di finire peggio, doveva
essere messo a disposizione solo per completare la ricostruzione
dei territori terremotati, poi se le finanze lo avessero
consentito poteva essere allargato al resto del Paese - dice
Gian Luigi Spiganti di Visso - Di certo per noi oggi è
essenziale de vogliamo recuperare le nostre comunità".
"L'alternativa al 110% è solo un eventuale aumento dei
contributi parametrici - spiega il sindaco di Camerino, Roberto
Lucarelli - Di certo non possiamo immaginare che gli accolli
siano a carico dei cittadini. La misura finanziaria del
superbonus - aggiunge - è fondamentale e ci devono essere anche
le garanzie per la sua erogazione". "È anche necessario - dice
ancora Lucarelli - prorogare le scadenze per il contributo di
autonoma sistemazione e per la presentazione dei progetti".
"Togliere il superbonus ai comuni terremotati è solamente
l'ultimo tassello di una lungaggine infinita che rischia di non
portare mai a destinazione la completa ricostruzione delle
nostre comunità", sottolinea Mauro Falcucci, primo cittadino di
Castelsantangelo sul Nera. Il superbonus per il cratere sismico
era stato pensato fino al 2025, ma c'è chi chiede di andare
coltre quella data, oltre che confermarlo: "Toglierlo ci
condannerebbe per sempre alla rinuncia a ricostruire - dice
Michele Franchi, sindaco di Arquata - Ma a mio avviso è anche
necessaria la sua applicazione oltre la data di scadenza
fissata, perché la ricostruzione vera si sta attuando solo da
ora".
"Serve prolungarlo, oltre che confermarlo, anche per
consentire alle nostre realtà di guardare al futuro, altrimenti
molte seconde case non verranno mai recuperate", afferma Mario
Baroni di Muccia. Infine, la sindaca di Ussita, Silvia
Bernardini: "Togliere il superbonus a noi terremotati è come
darci un colpo al cuore".
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